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Obesity Day, in provincia di Modena meno bambini in condizione di sovrappeso e obesità

Anche grazie al lavoro di prevenzione e presa in carico dell’Azienda USL

da sinistra Jenny Pinca (dietista Ausl), Gustavo Savino (direttore Medicina dello sport), Simona Midili (dietista Ausl)

La settima rilevazione ‘Okkio alla salute’ – sistema di sorveglianza nutrizionale coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità per raccogliere informazioni a livello nazionale sullo stato nutrizionale e sulle abitudini alimentari e motorie dei bambini di 8-9 anni – conferma nella provincia di Modena il problema dell’ eccesso di peso nella popolazione infantile, ma le percentuali di bambini in sovrappeso e obesità continuano a diminuire, anche grazie alla forte azione dell’Azienda USL di Modena sulla prevenzione in tutta la comunità, dalle scuole alle famiglie. Questo il quadro generale emerso dall’indagine che diffondiamo in occasione dell’Obesity Day, la Giornata contro l’obesità che si celebra in tutto il mondo il 4 marzo.

Il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl partecipa regolarmente all’indagine assieme alle altre aziende sanitarie della regione. Il report pubblicato interamente sul sito dell’Ausl di Modena (https://www.ausl.mo.it/promozione-della-salute/alimentazione-e-salute/sorveglianza-nutrizionale-infanzia-e-adolescenza/dsp-okkio/) viene quest’anno presentato anche in un webinar rivolto principalmente ad operatori sanitari e docenti organizzato da Ausl con la partecipazione di medici, pediatri e dietisti, il 4 marzo.

La spiegazione dei dati si affianca a quella dei percorsi e progetti che il Dipartimento di Sanità pubblica –  attraverso il SIAN e la Medicina dello sport – mette in campo da anni per prevenire l’eccesso di peso nei bambini e adolescenti e rendere più consapevoli gli adulti di riferimento, docenti e famiglie, rispetto al problema. Grazie a questa sempre maggiore consapevolezza, sono aumentati bambini e adolescenti in condizione di sovrappeso e obesità presi in carico dai Servizi dell’Ausl passando da 144 nel 2023 a 194 nel 2024. E’ infatti attivo da tempo, con tre sedi in provincia (ambulatori a Modena e Carpi nelle sedi della Medicina dello sport e a Maranello nel Consultorio familiare), un percorso dedicato attraverso il quale team multidisciplinari (dietisti, psicologi, chinesiologi della Medicina dello sport) accompagnano bambini e adolescenti (da 1 a 14 anni) e le loro famiglie verso uno stile di vita sano, che comprende non solo l’alimentazione ma anche la promozione dell’attività fisica. L’accesso agli ambulatori è su prenotazione con la richiesta del pediatra di libera scelta che valuta se inviare il bambino al percorso specifico. Da gennaio 2019 ad oggi sono stati presi in carico dall’Ausl quasi mille bambini.

 

I dati di ‘Okkio alla salute’

L’indagine 2023 ha coinvolto circa 580 bambini di 8-9 anni delle scuole primarie della provincia di Modena, genitori e insegnanti: vengono sottoposti quattro questionari (domande molto semplici ai bambini in aula, domande per i genitori da compilare a casa e due questionari per insegnanti e dirigenti scolastici) e i bambini vengono misurati in peso e statura da professionisti sanitari. Dai dati raccolti emerge che il 24% dei bambini presenta eccesso ponderale, che comprende sia obesità sia condizione di sovrappeso: nel dettaglio, il 17% è in sovrappeso, il 6% risulta obeso e l’1% è in condizione di obesità grave. Rispetto alle precedenti rilevazioni si conferma la tendenza alla diminuzione nella condizione di sovrappeso e obesità (erano, rispettivamente il 23,5% e l’11% nel 2008).

Lo studio ha indagato i diversi fattori che possono incidere sull’eccesso ponderale dei bambini: alimentazione in primis, ma anche attività fisica, numero di ore di sonno notturno, il livello di scolarità e lo stato ponderale dei genitori. Da quanto riportato dai bambini il giorno dell’indagine è emerso, ad esempio, che solo il 48% fa una colazione qualitativamente adeguata, cioè con un apporto sia di carboidrati che di proteine (ad esempio latte e cereali o succo di frutta e yogurt), tenendo conto che diversi studi dimostrano la correlazione tra l’abitudine a non consumare la prima colazione e l’insorgenza di sovrappeso. Emerge inoltre che i bambini modenesi non mangiano sufficientemente frutta e verdura: i genitori riferiscono che solo il 16% consuma la frutta 2-3 volte al giorno e il 23% la mangia una sola volta al giorno. L’8% dei bambini mangia frutta meno di una volta a settimana o mai.

Anche per quanto riguarda l’attività fisica si potrebbe decisamente migliorare: due bambini su dieci risultano dall’indagine fisicamente inattivi (significa che il giorno precedente all’indagine non hanno svolto almeno 1 ora di attività fisica tra attività motoria a scuola, attività sportiva strutturata o gioco all’aperto nel parco).

 

Come affrontare e prevenire obesità e sovrappeso

Nella provincia l’Ausl ha attivi 10 progetti di comunità, in diversi territori, con lo scopo principale di indirizzare le giovani generazioni e tutta la popolazione verso stili di vita più salutari specie attraverso una sana alimentazione, completa, variata e ricca di frutta e di verdura, ed una regolare attività fisica sia sportiva che libera. Attraverso l’attivazione di specifici gruppi di lavoro multiprofessionali, di cui fanno parte anche le principali figure educative che ruotano attorno a bambini e ragazzi, ed in particolare genitori, insegnanti, istruttori sportivi, si opera, tutti uniti, per raggiungere questi obiettivi.

Le dietiste del Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione organizzano periodicamente incontri con i genitori dei bambini della scuola primaria (solo nel 2024 sono state incontrate 300 famiglie) laboratori di cucina, conversazioni con i genitori che afferiscono ai Consultori dell’Azienda USL e ai Centri per le famiglie dei Comuni sui temi dell’alimentazione in gravidanza, dell’alimentazione complementare e in generale nei primi anni di vita. A questa attività si aggiungono i progetti di educazione alimentare rivolti agli alunni (dal nido alla scuola secondaria di primo grado): ‘Mangia giusto, muoviti con gusto e ‘Mani in Pasta’, progetti che nel 2024 hanno raggiunto circa 7600 alunni e le loro famiglie. Il SIAN svolge inoltre attività costante di valutazione dei menù scolastici proposti nei nidi, nelle scuole d’infanzia e primarie di tutta la provincia anche con sopralluoghi a campione: nel 2024 il Servizio ha valutato 230 menù per assicurare un pasto sano, sicuro e sostenibile in conformità alle evidenze scientifiche indicate dalle Linee guida regionali per l’offerta di alimenti e bevande salutari e sostenibili nelle scuole e degli strumenti per la sua valutazione e controllo.

La serie storica di dati raccolti attraverso l’indagine ‘Okkio alla salute’ evidenzia un trend dell’eccesso di peso nella popolazione infantile in lieve diminuzione negli ultimi anni, in particolare per quanto riguarda la prevalenza di sovrappeso – dichiara il Direttore del Dipartimento di sanità pubblica Davide Ferrari Questa tendenza conferma come sia indispensabile continuare a implementare le iniziative di educazione alimentare e motoria, già da anni messe in campo dalla nostra Ausl, impegnandosi a mantenere il più possibile attiva la rete di collaborazione con scuole, amministrazioni comunali, società sportive e altri soggetti e istituzioni che possono dare un contributo determinante al successo di queste iniziative”.

E’ importante rendere attrattiva l’attività motoria nella popolazione di bambini e ragazzi – spiega il direttore del servizio di Medicina dello sport Gustavo Savino – l’avvento e l’utilizzo di microterminali come smartphone e videogiochi portatili, può (se l’impiego è protratto per molte ore al giorno) creare i presupposti oltre che per sovrappeso ed obesità, anche per altre patologie del sistema muscolo-scheletrico, dell’apparato visivo nonchè disturbi psicologici. Rendere divertente il movimento come valida alternativa alla sedentarietà “videoludica” deve essere uno degli obiettivi principali per incentivare la pratica dell’attività motoria nell’infanzia e adolescenza come veicolo di salute”.

 

















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