Con la vittoria casalinga contro il Pisa la squadra neroverde, guidata da Fabio Grosso, ha compiuto un passo decisivo verso la promozione. Un più che probabile ritorno (meritato) nella massima serie, dopo la retrocessione dello scorso anno che aveva interrotto un ciclo di undici stagioni consecutive nella massima categoria del calcio italiano.
Il percorso di quest’anno ricorda da vicino la storica stagione 2012-13, quando il Sassuolo conquistò la sua prima promozione con Eusebio Di Francesco. Ma questa volta, i numeri parlano di un dominio ancora più marcato: con l’ultima vittoria i neroverdi hanno raggiunto quota 66 punti in classifica dopo 28 giornate, superando il record di 64 punti stabilito nella stagione 2012-13. Nell’era dei tre punti a vittoria, soltanto il Benevento del 2019-20 ha fatto meglio con 69 punti.
Il Sassuolo ha già segnato 59 reti in questa stagione: negli ultimi 70 anni di Serie B, solo l’Empoli del 2017-18 ha fatto meglio a questo punto del campionato. Anche in quell’occasione, i toscani conquistarono la promozione.
Se l’attacco neroverde brilla, la difesa non è da meno. Con appena 25 reti subite, il Sassuolo vanta la terza miglior retroguardia del torneo, dietro solo a Spezia (20) e Pisa (24). Il saldo positivo di +34 nella differenza reti è tra i migliori mai registrati nel campionato cadetto: solo tre squadre hanno fatto meglio dopo 28 giornate, tra cui il Sassuolo stesso nel 2012-13 (+36), la Juventus nel 2006-07 (+37) e il Benevento 2019-20 (+39).
Il Sassuolo ha inoltre stabilito un record interno, vincendo tutte le ultime 11 partite casalinghe in Serie B, la striscia aperta più lunga della competizione.
Claudio Corrado