L’Epilessia è tra le patologie neurologiche più diffuse ed è riconosciuta come malattia sociale dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Nei Paesi industrializzati interessa 1 persona su 100: si stima quindi che in Europa circa 6 milioni di persone abbiano un’epilessia in fase attiva (vale a dire con crisi persistenti e/o in trattamento) e che la malattia interessi in Italia 500mila persone, di cui circa 5mila circa a Reggio Emilia. Per curarla è fondamentale un approccio multi disciplinare e la collaborazione tra professionisti a 360 gradi sia a livello ospedaliero che territoriale.
In occasione delle manifestazioni per la Giornata Mondiale dedicata alla patologia (celebrata lunedì 10 febbraio 2025) si svolgerà, sabato 8 marzo, dalle ore 9 alle ore 12.30, nell’Auditorium del Core, con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia e di diversi enti del terzo settore un incontro aperto alla cittadinanza e alle associazioni di volontariato per parlare dei percorsi di cura e gettare le basi per una collaborazione sempre più stretta in materia con i servizi presenti sul territorio.
L’epilessia è una malattia che si presenta in età infantile e in età adulta quando una persona inizia a manifestare crisi epilettiche ripetute e non provocate che richiedono un trattamento specifico. I centri epilessia sono nati per dare una risposta precisa sulle cause e per definire delle modalità di terapia specifiche per i vari tipi di epilessia. Il neuro pediatra e il neurologo dell’adulto sanno che molte volte l’epilessia è una malattia circoscritta: la sua gestione richiede un’expertise aggiornata sui meccanismi fisiopatologici e i percorsi di cura, ma l’esame obiettivo neurologico e la valutazione neuropsicologica di solito non ne rendono complicato il controllo. Altre volte invece la presenza di un DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento), di una disabilità intellettiva, di autismo, di disturbi comportamentali o altre problematiche psichiatriche o di un disordine del movimento ne rendono più complessa la gestione e diviene indispensabile la condivisione con gli altri specialisti che lavorano sul territorio nell’età evolutiva e nell’età adulta e con gli operatori socio assistenziali.
“Proprio per questo motivo- spiega la dottoressa Romana Rizzi (foto) medico in forze alla struttura complessa di Neurologia dell’Arcispedale e responsabile del Centro Epilessia (dal 2021 riconosciuto Centro LICE Medico di III livello per Adulti) – con questa appuntamento che rientra nelle iniziative organizzate ogni anno per celebrare la Giornata Mondiale dell’Epilessia intendiamo impostare le basi per un dialogo costante e proficuo con i servizi del territorio, affinché la presa in carico sia globale e il più adeguato possibile alle esigenze dei pazienti”.
Il Centro Epilessia di Reggio Emilia, nell’ambito della Struttura di Neurologia del Santa Maria Nuova è sostenuto da una equipe multi-professionale costituita da 4 Medici esperti dedicati, operanti anche sul territorio, Tecnici di Neurofisiopatologia per la parte diagnostica e una segreteria dedicata. Ha allacciato collaborazioni con diversi centri nazionali e internazionali per progetti di ricerca sulle epilessie e sullo studio di patologie rare. Sono seguiti attivamente dal Centro circa 1500 pazienti. Poiché tale patologia richiede una terapia cronica il paziente deve essere rivalutato periodicamente per monitorare l’efficacia del trattamento e gli eventuali effetti collaterali. Dal 2015 esiste una collaborazione fattiva con le associazioni di pazienti AIE (Associazione Italiana Epilessia) e AICE (Associazione Italiana contro l’Epilessia) nelle campagne di sensibilizzazione sul tema dell’epilessia.