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I carabinieri reggiani arrestano tre ladri specializzati in furti in appartamento

Prese di mira abitazioni e ville ubicate nella dorsale pre-appenninica delle province di Reggio Emilia e Modena

Dalla base operativa ricavata nell’abitazione di un connazionale residente in un comune dell’Appennino reggiano, che aveva anche la funzione di autista, raggiungevano i vari obiettivi risultati essere abitazioni e ville ubicate nella dorsale pre appenninica delle province di Reggio Emilia e Modena. A scoprirlo, grazie agli approfondimenti investigativi su una serie di furti in abitazione, i carabinieri della stazione di Quattro Castella congiuntamente ai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Reggio Emilia e del Nucleo Operativo della compagnia di Castelnovo Monti.

I militari, infatti, grazie ad una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura di Reggio Emilia, hanno posto fine alle numerose scorribande furtive di tre cittadini albanesi specialisti nei furti in appartamento. L’altra sera il terzetto è stato sottoposto a fermo di P.G. al rientro dall’ennesima incursione furtiva in abitazioni nel reggiano. La perquisizione nel “covo”, da dove partivano per rubare nelle case, ha portato al rinvenimento di diversa refurtiva, del valore di svariate decine di migliaia di euro e prevalentemente costituita da monili in oro, parte della quale ricondotta a due furti in abitazione consumati a fine febbraio nel comune di Canossa.

Avendo acquisito a carico dei tre albanesi gravi indizi di colpevolezza, con l’accusa di furto aggravato e continuato in abitazione, i Carabinieri della sezione operativa della compagnia di Reggio Emilia e del Nucleo Operativo della compagnia di Castelnovo Monti, nel tardo pomeriggio del 4 marzo scorso hanno sottoposto a fermo di Polizia giudiziaria tre cittadini albanesi: due di 30 e 28 anni in Italia senza fissa dimora e und 25enne residente in un comune dell’Appennino reggiano. I tre al termine delle formalità di rito sono stati ristretti a disposizione della Procura reggiana.

L’indagine ha avuto inizio nel mese di settembre, grazie agli approfondimenti investigativi da parte dei Carabinieri di Quattro Castella sul rinvenimento di una targa di autovettura trovata nelle vicinanze di un’abitazione oggetto di un furto. La successiva osmosi tra gli stessi Carabinieri di Quattro Castella, la sezione operativa della Compagnia di Reggio Emilia e i colleghi del nucleo operativo di Castelnovo Monti, ha portato i militari ad attenzionare un 25enne albanese risultato intestatario della targa. Grazie anche ad attività tecniche di intercettazione, veniva accertato che il giovane albanese monitorato era solito in più periodi dell’anno ospitare due connazionali. Nello specifico i due connazionali, poi risultati autori materiali dei furti, giungevano a Reggio Emilia eludendo i controlli alla frontiera attraverso viaggi in pullman, alla cui destinazione si trovava il 25enne che li portava nella sua abitazione risultata poi essere la base operativa da dove partivano le incursioni furtive.

Quasi ogni giorno, tra le ore 18 e le 21.30, durante la permanenza dei due in Italia, il 25enne li accompagnava nei vari obiettivi prescelti, risultati essere esclusivamente abitazioni/ville al difuori dei centri abitati e anche seconde case temporaneamente disabitate dove accedevano previa effrazione vetri e/o porte, asportando beni vari, prevalentemente monili in oro e orologi di pregio.

L’altra sera, al rientro dell’ennesima incursione furtiva, i carabinieri li hanno rintracciati nella loro abitazione, all’interno della quale hanno rinvenuto ingente refurtiva costituita da monili in oro, orologi di pregio, profumi, macchina fotografica professionale, giochi elettronici ed altro, di cui parte già ricondotta a due furti in abitazione consumati a fine febbraio a Canossa. La restante refurtiva, del valore di alcune decine di migliaia di euro, è stata sequestrata in attesa che venga riconosciuta dai legittimi proprietari.

In relazione a ciò i Carabinieri di Reggio Emilia invitano i cittadini reggiano che tra settembre e febbraio abbiano subito furti in abitazione a presentarsi in caserma – denuncia alla mano – per le eventuali attività di riconoscimento e restituzione della refurtiva.

Al terzetto i Carabinieri hanno anche sequestrato attrezzi da scasso (cacciaviti, tronchesi, guanti, berretti tipo passamontagna). Alla luce di quanto emerso e acquisti elementi di presunta responsabilità a carico dei tre albanesi, sussistendo i gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di reiterazione del reato e di fuga, venivano sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

















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