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Museo Civico di Modena: nuovo cantiere di restauro a vista

“Gesù addormentato sulla croce” di Antonio Randa

Sabato 8 e domenica 9 marzo, dalle ore 15.00 alle 18.00, nelle sale espositive del Museo Civico di Modena, prende il via il restauro in diretta del “Gesù addormentato sulla croce” di Antonio Randa, pittore bolognese allievo di Lucio Massari e Guido Reni. L’intervento è reso possibile grazie al sostegno del Museo Marmottan-Monet di Parigi dove la tela, al termine del restauro, sarà esposta nella mostra “L’empire du sommeil” in programma dal 9 ottobre 2025 al 1° marzo 2026.

Per il Museo modenese si tratta del terzo appuntamento con il restauro aperto al pubblico, dopo quelli dedicati agli interventi conservativi di due tavole cinquecentesche di Girolamo Comi e al recupero dei finimenti in cuoio del sediolo (calessino) settecentesco, realizzato da Antonio del Buttero, che domina la Sala delle Armi del Museo. L’obiettivo dei cantieri a vista è quello di coinvolgere il pubblico in attività fondamentali per il museo, ma che solitamente non si vedono e non sono conosciute.

A livello iconografico, l’immagine di “Gesù Bambino addormentato sulla croce” trova ampia diffusione in campo devozionale. In questo caso la tela segue un’invenzione di Guido Reni diffusa attraverso una serie di stampe. Gli strumenti della croce quali i chiodi, la corona di spine e le tenaglie, prefigurano la passione di Cristo. L’opera, che grazie alla firma presente sul cartiglio può essere riferita al raro pittore bolognese Antonio Randa, è stata donata al Museo Civico dal Marchese Giuseppe Campori nel 1887 dove, attualmente, è conservata in deposito per mancanza di spazio espositivo.

Il dipinto è, ad oggi, l’unica testimonianza dell’attività di Randa a Modena dove, secondo fonti dell’epoca, riparò per sfuggire alle conseguenze di un delitto. La sua presenza in città è documentata a partire dal 1614 al servizio del duca Cesare d’Este e poi a Rovigo dal 1633 al 1650.

Il restauro prevede lo smontaggio e la disinfestazione della cornice, la pulitura della superficie e l’integrazione pittorica delle lacune. L’intervento verrà eseguito di fronte al pubblico dalla restauratrice Barbara Pettazzoni in collaborazione con Licia Menabue, sotto la direzione del Museo Civico e l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.

Durante le diverse fasi del restauro, i visitatori potranno assistere e interagire con le restauratrici e gli storici dell’arte del Museo, rivolgendo domande e approfondendo i vari aspetti dell’intervento in corso. L’ iniziativa proseguirà fino alla conclusione del restauro quando il dipinto partirà per Parigi dove, a partire dal 9 ottobre, sarà esposto nella mostra “L’empire du sommeil” al Museo Marmottan-Monet.

Curata da Laura Bossi, neurologa e storica della scienza, e da Sylvie Carlier, direttrice delle collezioni del museo parigino, la mostra del Marmottan-Monet esplorerà le molteplici dimensioni del sonno attraverso le arti e le scienze. Esaminando inoltre il ruolo simbolico e allegorico del sonno, tra iconografia profana e sacra, evidenziandone l’impatto sull’arte, influenzato dalla ricerca scientifica e psicoanalitica tra Ottocento e Novecento, periodi di grande trasformazione nell’immaginario del sonno. Il corpus di opere che va dal 1800 al 1920 sarà messo a confronto con opere significative dell’antichità, del medioevo, dell’età moderna e dell’epoca contemporanea, per riflettere la permanenza di alcuni temi chiave: il sonno degli innocenti, il sogno delle storie bibliche, l’ambivalenza del sonno tra riposo e riposo eterno, l’eros del corpo dormiente, i sogni e gli incubi.

Il Museo Civico di Modena, al terzo piano del Palazzo dei Musei in largo Porta Sant’Agostino, è aperto dal martedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19. Il biglietto di ingresso, del costo di 6 euro, comprende la visita al Museo Civico, alla Gipsoteca Giuseppe Graziosi, al Lapidario Romano e alla sala immersiva Modena Avia Pervia. Biglietto ridotto (4 euro) per visitatori di età superiore ai 65 anni, giovani dai 18 ai 25 anni, gruppi in visita di minimo 10 persone e per i soci FAI, Touring Club Italia, Coop Alleanza 3.0 (muniti di tessera). Ingresso gratuito, infine, per i giovani fino a 18 anni, la prima domenica di ogni mese, in occasione di inaugurazioni e conferenze nelle sale del museo e per tutti gli aventi diritto.

Per maggiori informazioni su riduzioni e gratuità: www.museocivicomodena.it/it/notizie/it/info-utili

















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