È ormai entrato nel vivo il progetto “Educhiamo il futuro”, presentato dalla Polizia Locale Bassa Reggiana e approvato dalla Regione Emilia Romagna, che prevede interventi presso le scuole del nostro territorio per diffondere la cultura della legalità e sensibilizzare i ragazzi sui problemi legati all’uso e abuso di alcol e droghe. Nei due giorni di incontri svolti presso il Centro Sociale I Maggio di Guastalla sono state coinvolte le classi quarte del IPSSI CARRARA con oltre 150 alunni, i quali, dopo uno stimolante dibattito sul tema delle dipendenze, hanno avuto la possibilità di partecipare attivamente ai laboratori. Nel corso di questi laboratori, i ragazzi hanno sperimentato direttamente l’utilizzo della strumentazione in dotazione alla Polizia Locale: pre-test alcol e droghe, etilometri, microscopi per l’analisi dei documenti e tanto altro.
Per dimostrare concretamente agli studenti i pericoli in cui le persone incorrono utilizzando alcol o droghe, la Polizia Locale si è dotata di particolari attrezzature con le quali i ragazzi hanno potuto verificare le difficoltà generate dallo stato di alterazione. Queste difficoltà sono state riprodotte con occhiali distorsori, mentre gli studenti si sono messi alla prova con esercizi di equilibrio e controllo dei propri movimenti.
Naturalmente, a questi appuntamenti non poteva mancare l’agente Argo, che per l’occasione ha dato dimostrazione delle sue capacità di ricerca, svelando i luoghi dove i suoi colleghi umani avevano nascosto qualche sostanza vietata.
Il Comandante Francesco Crudo ha precisato che “la realizzazione di questi incontri è possibile solo grazie alla collaborazione delle istituzioni scolastiche, con le quali abbiamo stretto quello che chiamerei un patto sociale, nel quale ognuno apporta le proprie conoscenze e competenze, per permettere ai ragazzi la maturazione di una coscienza civica che vada al di là dei semplici precetti o divieti, ma che diventi consapevolezza e voglia di divertirsi sempre in modo sano e sicuro, senza mettere in pericolo la propria salute o, peggio ancora, la propria vita. Ai giovani guidatori abbiamo dimostrato come la presunzione di essere in grado di guidare dopo aver bevuto alcol o assunto stupefacenti sia una pura illusione. Troppo spesso, infatti, questa idea si scontra con la dura realtà, quella che genera morti sulle strade e dolore nelle famiglie”.