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Scuola di formazione in Chirurgia Otologica, conclusa con successo la due giorni reggiana

discenti, tutor, il direttore Bianchin e il personale della sala operatoria

Nella seconda settimana di marzo si è svolta negli ospedali Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti l’undicesima edizione della Scuola di formazione in Chirurgia Otologica. Dalla chirurgia sulla membrana timpanica fino all’intervento di applicazione di un impianto cocleare, le principali problematiche otologiche dalla diagnosi al trattamento, sono state affrontate nei giorni scorsi con i massimi esperti a livello nazionale.

Il corso si svolge ogni anno nell’ambito della Scuola di formazione in Chirurgia Otologica, è organizzato dalla Struttura Dipartimentale di Audiologia e Otochirurgia dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia di cui è responsabile il dottor Giovanni Bianchin e ha ottenuto il patrocinio della Società Italiana di Audiologia e Foniatria e dell’Associazione Italiana Otorinolaringoiatri Liberi professionisti.

Frequentando la due giorni di full immersion i professionisti provenienti da diverse realtà italiane hanno preso parte a un percorso formativo composto da lezioni frontali e dalla possibilità di seguire interventi chirurgici affiancati dai maggiori esperti nazionali nella disciplina con la visione direttamente al microscopio operatorio. Specificità importante è stato inoltre il coinvolgimento come docenti e discenti degli operatori di sala operatoria. Ciò ha consentito un confronto particolarmente interessante sulla gestione del paziente e nella preparazione del campo operatorio.

La sordità congenita riguarda un 1 bimbo ogni 500 nati, negli adulti i problemi di udito interessano circa il 12% della popolazione dopo i 60 anni di età fino a valori del 50% per gli over 70. Nella struttura di Audiologia e Otochirurgia vengono eseguiti circa 30 interventi all’anno di impianto cocleare (dispositivo elettronico in grado di convertire suoni acustici in impulsi elettrici che arrivando al nervo uditivo stimolano il cervello) e di protesi impiantabile (apparecchio che stimola le cellule nervose ancora funzionanti dell’orecchio interno). E proprio ieri, il dottor Bianchin ha operato con successo, di impianto cocleare, al Sant’Anna, il figlio del primo paziente impiantato 31 anni fa a Reggio Emilia (entrambi, padre e figlio, Arduini Ferdinando e Arduini Paolo, erano affetti da otosclerosi obliterativa).

Tutto ciò fa del Santa Maria Nuova e del Sant’Anna uno delle prime realtà in Regione e nel Nord Italia dove vengono applicate tecniche specifiche per ridurre al minimo il traumatismo chirurgico del nervo acustico e consentire il recupero ottimale dell’udito e la soppressione del sintomo acufene. In questo ambito è particolarmente attiva la chirurgia pediatrica con staff anestesiologico dedicato. Altro punto di forza dell’Otochirurgia reggiana è l’organizzazione che segue i pazienti impiantati, composta da tecnici di audiometria e logopedisti che regolano i dispositivi e rieducano i pazienti portatori di impianto cocleare.

L’attività chirurgica dell’orecchio ha favorito la scelta di Castelnovo ne’ Monti come sede del Centro Federale Nazionale Sport per Sordi compiuta dalla Regione Emilia – Romagna e dalla Federazione Sport Sordi Italia. I raduni sportivi nel 2024 hanno fatto registrate circa 2500 presenze all’ombra della “Pietra”. Dall’inizio della collaborazione tra Comune, Ospedale e Federazione Sport Sordi Italia (FSSI) sono oramai 40 i raduni realizzati ed è in arrivo la costruzione del nuovo Palazzetto dello Sport con caratteristiche dedicate ai deboli di udito.

 

 

















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