
Il Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore e il Tribunale di Modena hanno siglato oggi, 18 marzo, un importante protocollo d’intesa finalizzato allo sviluppo di iniziative congiunte nel campo della formazione e della divulgazione scientifica. L’accordo, firmato presso la sede del Dipartimento dal Direttore, Prof. Carmelo Elio Tavilla, e dal Presidente del Tribunale, Dott. Alberto Rizzo, è un ulteriore tassello nel quadro di una collaborazione già consolidata tra le due istituzioni.
L’intesa punta a rafforzare la cooperazione attraverso l’attivazione di percorsi di formazione e orientamento rivolti agli studenti e studentesse, con l’obiettivo di accompagnarli nel loro percorso universitario e post-universitario. Particolare attenzione è rivolta alla creazione e sviluppo di un innovativo “Ufficio Comunicazione” presso il Tribunale, che ospiterà studenti stagisti e personale accademico, al fine di migliorare la percezione pubblica dei servizi giurisdizionali offerti e valorizzare le iniziative comuni.
Parallelamente, sarà costituito presso il Tribunale un “Ufficio Studi“, che coinvolgerà stagisti e personale accademico del Dipartimento, dedicato all’approfondimento scientifico di tematiche giuridiche rilevanti e alla predisposizione di linee guida operative a beneficio dei magistrati e degli operatori del settore.
L’accordo prevede anche iniziative formative avanzate, quali seminari, convegni e attività culturali aperte alla cittadinanza, che saranno sviluppate congiuntamente, per favorire una riflessione condivisa sulle esigenze culturali e formative degli studenti e dei professionisti coinvolti.
Infine, il protocollo contempla la possibilità di ripensare i processi organizzativi del Tribunale, attraverso studi teorici e sperimentazioni pratiche svolte in collaborazione con il personale del Dipartimento dotato di specifiche competenze, al fine di ottimizzare l’efficacia e la tempestività dell’amministrazione della Giustizia.
“La firma del protocollo – evidenzia il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, prof. Carmelo Elio Tavilla – apre un importate canale di collegamento verso una formazione giuridica in dialogo diretto con le istituzioni. Mettere gli studenti a contatto con la complessità del Tribunale, sia nella comunicazione che nella ricerca applicata, significa preparare giuristi attenti alle dinamiche reali, capaci di affrontare temi delicati con competenza, autonomia critica e visione sociale. Questa collaborazione offre strumenti per comprendere e gestire le sfide del presente con una prospettiva nuova e realmente operativa”.
“Il protocollo – afferma il Dott. Alberto Rizzo, Presidente del Tribunale di Modena – replica un’altra esperienza similare che ha visto coinvolti centinaia studenti di un altro ateneo che hanno avuto la possibilità di percepire direttamente il mondo del lavoro, un possibile sviluppo delle aspirazioni, ma soprattutto una presa di coscienza e consapevolezza dei diversi ruoli che all’interno di un tribunale operano. Dunque, con questo protocollo si offre l’opportunità di vedere o, meglio, di vivere le dinamiche che contraddistinguono il mondo della giustizia dal suo interno, interagendo con tutti gli attori che lo animano. Giudici innanzitutto cui è demandato il compito di affermare la giurisdizione, avvocati che nello svolgimento del fondamentale ruolo di tutela dei diritti contribuiscono ad arricchire il bagaglio di informazioni fattuali e giuridiche a disposizione del giudice per l’adozione del provvedimento più adeguato, personale amministrativo, variamente articolato (dirigente, funzionari, direttori, assistenti operatori, e autisti), che costituisce un supporto imprescindibile per il buon funzionamento del sistema giudiziario.”
“L’accordo con il Tribunale di Modena – sottolinea la Prof.ssa Giovanna Laura De Fazio, promotrice della convenzione – apre la strada a una collaborazione su bandi competitivi europei e consolida il ruolo di Unimore nella ricerca giuridica internazionale. Il diritto assume così una prospettiva più ampia, in cui l’innovazione accademica si confronta direttamente con le istituzioni giudiziarie e si traduce in progetti con un impatto concreto.”
L’accordo avrà durata triennale con possibilità di rinnovo.