«Solidarietà e vicinanza di alle attività di Mirandola, colpite dal raid vandalico con cui ben cinque vetrine di altrettanti negozi sono state distrutte: nell’auspicio che gli autori vengono al più presto assicurati alla giustizia, chiediamo che siano intensificati i controlli ed il presidio della città, anche nelle ore notturne e che l’Amministrazione Comunale potenzi il sistema di video-sorveglianza pubblica».
Così Confcommercio, Cna, Lapam, Confeserenti sul raid vandalico ai danni di una serie di esercizi del centro storico.
«Quanto accaduto è grave e conferma una recrudescenza di fatti criminali – precisano le quattro Associazioni – che richiede un innalzamento del presidio in città unito alla messa in campo di incentivi anche comunali perché le attività possano adottare strumenti di sicurezza passiva, ed in particolare di sistemi di videosorveglianza antirapoina, sui cui peraltro il Fondo Sicurezza della Camera di Commercio riaperto proprio ieri eroga contributi a fondo perduto fino a 3.000 €».
«Come poi sosteniamo da tempo – concludono Lapam, Confesercenti, Cna e Confcommercio – è a tutti evidente come gli organici delle Forze di Polizia vadano decisamente ricalibrati sulle sempre maggiori esigenze di sicurezza, perché sia garantite condizioni di sicurezza della città e del suo centro storico ed affinché la paura non sia un ulteriore disincentivo ad effettuare agli acquisti nei negozi mirandolesi».