Una giornata per non dimenticare e, allo stesso tempo, sensibilizzare i più giovani. In occasione della XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, venerdì 21 marzo si terrà un’importante iniziativa dedicata alle classi quarte delle scuole primarie di Castelfranco Emilia: in Piazza Garibaldi, un ricco programma impegnerà gli studenti per accrescere la sensibilità sul tema.
Dopo la raccolta degli elaborati realizzati dalle classi, che nelle scorse settimane hanno realizzato cartelloni con le loro riflessioni a seguito degli approfondimenti svolti a lezione, la manifestazione prenderà ufficialmente il via alle 10.30 con i saluti delle autorità locali, accompagnati dalla presenza del gonfalone. A seguire, alcuni bambini rappresentanti delle scuole leggeranno le biografie di nove vittime innocenti di mafia: Renata Fonte, Giuseppe Di Matteo, Roberto Mancini, Lea Garofalo, Barbara Rizzo Asta, Peter Iwule Onjedeke, Piersanti Mattarella, Maurizio Cerrato e Aldo Arciuli, per un momento carico di significato e di emozione, pensato per rendere omaggio a chi ha perso la vita per mano della criminalità organizzata. La cerimonia si concluderà con “I cento passi”, canzone simbolo di impegno e lotta per la giustizia il cui protagonista, Peppino Impastato, è tutt’oggi simbolo culturale di resilienza alla criminalità organizzata. Gli elaborati saranno esposti, per qualche giorno, proprio in piazza Garibaldi. L’iniziativa rientra in un più ampio percorso di sensibilizzazione promosso all’interno delle scuole del territorio. E proprio in quest’ottica, il 19 marzo è stata proposta, all’interno del menù scolastico, la pasta di semola biologica Libera Terra, un prodotto delle Cooperative Sociali che coltivano le terre confiscate alla criminalità organizzata. Un gesto semplice ma carico di significato, che vuole trasmettere un messaggio di riscatto e di impegno concreto.
Giovanni Gargano, sindaco di Castelfranco Emilia, ribadisce come «la memoria sia un dovere civile, un pilastro fondamentale della nostra comunità. Educare i più giovani al rispetto della legalità e alla consapevolezza di ciò che la mafia ha significato e significa ancora oggi è un compito che non possiamo eludere. Questa iniziativa vuole essere un segnale forte: le vittime innocenti delle mafie non verranno dimenticate, e il loro sacrificio sarà d’ispirazione per costruire un futuro più giusto e libero da ogni forma di criminalità. A Castelfranco Emilia lavoriamo affinché tutti abbiano sempre più consapevolezza di quanto sia importante la promozione della Legalità: lo facciamo attraverso gli incontri “Fai la cosa giusta”, inseriti nel progetto “Semi di Legalità”, e con il viaggio della Legalità, che quest’anno sarà replicato per la terza volta; essendo stato minacciato quattro volte, a cui si somma la vandalizzazione della mia automobile, ho accesso al Fondo degli amministratori sotto tiro. Ho scelto di investire completamente quella somma per i viaggi della Legalità: dalle minacce costruiamo opportunità».