Il 21 marzo, primo giorno di primavera, coincide con due importanti ricorrenze: la “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia” – promossa dal 1996 dall’Associazione “Libera” e riconosciuta nel 2017 dallo Stato Italiano e la “Giornata internazionale delle foreste” – istituita nel 2012 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare le popolazioni sull’importanza di tutti i tipi di foreste e degli alberi a beneficio delle generazioni attuali e future. L’occasione è stata celebrata dal Gruppo Carabinieri Forestale di Bologna con la consegna alla Prefettura di Bologna di un esemplare in vaso dell’ Albero di Falcone.
Alla breve cerimonia erano presenti il Dott. Enrico Ricci – Prefetto di Bologna, il Gen. Ettore Bramato – Comandante Provinciale dei Carabinieri e il Col. Aldo Terzi – Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Bologna insieme ad una rappresentanza del personale della Prefettura di Bologna.
Il giovane albero in vaso, appartenete alla specie Ficus macrophylla columnaris magnoleides consegnato al Sig. Prefetto, è stato riprodotto dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità presso i vivai del Centro Nazionale di Biodiversità di Pieve Santo Stefano (AR), partendo da alcune gemme provenienti dall’Albero di Falcone, un esemplare di Ficus che si trova a Palermo nei pressi della casa del Magistrato Giovanni Falcone ucciso dalla Mafia, insieme alla moglie Francesca Morvillo, anch’essa Magistrato e agli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, nella strage di Capaci il 23 maggio 1992. L’albero, della stessa specie dell’esemplare monumentale che si trova a Palermo in Piazza Marina, è diventato il simbolo della lotta contro la violenza della mafia e della difesa della legalità, un “monumento” di Palermo visitato da tante persone che continuano a fermarsi in raccoglimento all’ombra della chioma o a lasciare messaggi sul tronco per ricordare le vittime delle stragi di mafia.
I giovani esemplari dell’Albero di Falcone riprodotti e coltivati nei vivai della Forestale hanno così lo stesso DNA dell’esemplare di Palermo e vengono consegnati alle Scuole e alle Istituzioni così da concorrere a sensibilizzare i ragazzi e i cittadini sul tema dell’impegno sociale e sull’importanza della salvaguardia ambientale. La consegna è avvenuta con una breve cerimonia nella quale il Sig. Prefetto ha colto l’occasione per rinnovare l’apprezzamento per il lavoro svolto dall’Arma dei Carabinieri per la difesa della legalità e ai Carabinieri Forestali in particolare per essere un presidio insostituibile a difesa della legalità ambientale. Il Generale Bramato ha raccontato la genesi e il significato del progetto dell’Albero di Falcone che ha avuto il piacere di seguire nel suo precedente incarico presso il Comando Generale e il Col. Aldo Terzi ha colto l’occasione per descrivere le altre attività di educazione ambientale svolte a livello provinciale dai carabinieri forestali.