Così l’Assessora alle politiche educative del Comune di Reggio Emilia Marwa Mahmoud:
“La scuola primaria di Marmirolo potrebbe avere una classe prima nell’anno scolastico 2025-2026: una buona notizia di cui tutte e tutti noi siamo davvero soddisfatti.
Raggiungendo le 14 iscrizioni, infatti, è possibile procedere all’attivazione della classe da parte dell’Ufficio scolastico, che ringrazio insieme alla Dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo per l’apertura e disponibilità al dialogo che ha sempre dimostrato.
Colgo, a tal proposito, l’occasione per ringraziare tutte e tutti le/i dirigenti per il loro lavoro quotidiano nel dialogare con le famiglie e con le comunità scolastiche per trovare soluzioni ottimali per salvaguardare le attività nei plessi delle frazioni di tutto il territorio comunale.
E’ necessario tuttavia comprendere come quello di Marmirolo, che ha avuto eco mediatica rilevante ed ha generato una mobilitazione senz’altro positiva da parte delle famiglie del territorio, resti un fatto sporadico in un contesto generale di denatalità e carenza di classi a tempo pieno.
Ci sono altri plessi scolastici periferici, che agli occhi di un’amministratrice hanno ovviamente pari dignità rispetto a Marmirolo, che in totale silenzio, non vedranno attivare una prima elementare per le iscrizioni che non soddisfano i requisiti della normativa.
La vicenda in questione quindi non cambia un fatto innegabile, suffragato dai numeri, di cui dobbiamo farci carico per non ritrovarci a breve nella stessa condizione: incrementare il numero di scuole a tempo pieno rimane una priorità assoluta per dare competitività e vitalità anche a plessi scolastici periferici.
Parallelamente però, Comune e Istituzione scolastica proseguiranno nel sostenere e investire sul plesso di Marmirolo e su altre scuole nella stessa condizione, potenziando ove possibile anche le progettualità in orario extra-curricolare, con il cosiddetto ‘tempo integrato’. Al di là dell’attivazione della prima, va strutturato infatti un sostegno a questa e altre scuole che si trovano in una situazione critica rispetto a numeri di iscrizioni che calano.
E’ solo così, a nostro avviso, che si possono creare le condizioni per la sopravvivenza di presidi scolastici che riteniamo fondamentali per un’istruzione radicata al contesto culturale, ambientale e sociale, una scuola capace di essere capillare, di costruire relazioni ed essere laboratorio di cittadinanza in tutto il territorio comunale”.
Marwa Mahmoud
assessora alle Politiche educative