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Presentato il piano strategico del centro storico di Reggio Emilia e l’avvio del percorso partecipato con la città

Hub urbano: numero di adesioni importante, prorogati i termini per la manifestazione d’interesse

Lavorare, abitare, vivere. Sono le tre anime della città, che il nuovo Piano strategico di valorizzazione del centro storico di Reggio Emilia considera e declina in linee di indirizzo per la risposta alla crisi – condizione comune alla gran parte delle città medie italiane – al centro dell’incontro “Noi – Centro storico – Il piano di rilancio”, avvenuto stasera, 20 marzo 2025, al teatro Ariosto.

In questa stessa occasione è stato delineato il Percorso partecipato connesso alla costruzione e realizzazione del Piano strategico. Le tre aree tematiche corrispondono infatti ad altrettanti gruppi di confronto e lavoro di programmazione e progettazione condivise.

Nella prima parte dell’iniziativa al teatro Ariosto, moderata dal giornalista Andrea Bignami Sky Tg24, l’assessora a Economia urbana e Città storica Stefania Bondavalli ha presentato le linee di indirizzo del Piano strategico del centro storico e il Percorso partecipato che si articolerà nelle prossime settimane.

A seguire, il sindaco di Reggio Emilia Marco Massari e il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale, insieme con gli esponenti di Camera di commercio e associazioni di categoria e di proprietà immobiliare componenti la Cabina di regina, hanno firmato l’Accordo per la costituzione dell’Hub urbano dedicato alla valorizzazione, al lavoro e all’economia del centro storico.

L’incontro si è concluso con un dialogo condotto dal giornalista Andrea Bignami con il sindaco Marco Massari e il presidente Michele De Pascale.

 

PROROGATA LA MANIFESTAZIONE D’INTERESSE – Per la creazione dell’Hub urbano del centro storico – correlato al primo gruppo di lavoro del Percorso partecipato del Piano strategico – e per il suo riconoscimento secondo le modalità definite dalla Legge regionale 12 del 2023, è in corso la raccolta delle adesioni attraverso una Manifestazione di interesse, che è stata prorogata fino a sabato  22 marzo: la cui documentazione per aderire è reperibile sul sito istituzionale del Comune di Reggio Emilia e presso le associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato.

Hanno aderito ad ora, oltre al Comune, la Camera di commercio, le Associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti, Cna e Lapam Confartigianato Imprese, l’Associazione piccoli proprietari immobiliari (Asppi) ed Ape Confedilizia, che costituiscono la Cabina di regia; e 72 imprese singole del commercio e dell’artigianato presenti nel centro di Reggio Emilia; 2 Associazioni di imprese ovvero Ati Santo Stefano e Via Roma Viva, oltre a 23 Associazioni culturali e sportive; Fondazione per lo Sport, Asp Città delle Persone ed Fcr; le Fondazioni I Teatri e Palazzo Magnani; Organizzazioni sindacali e Associazioni datoriali; cooperative e società di servizi; liberi professionisti e cittadini.

 

INSIEME – “Questa prima risposta alla Manifestazione di interesse – ha dichiarato l’assessora all’Economia urbana con delega al Centro storico, Stefania Bondavalli – è un segnale importante di attenzione, partecipazione e vitalità del nostro tessuto economico e sociale. E’ il segno inequivocabile sia di quanto il centro storico stia a cuore a chi vi lavora, lo frequenta e lo abita, sia di quanto sia chiaro ai reggiani che le criticità debbano essere affrontate insieme in un lavoro comune. Desidero ringraziare perciò quanti hanno aderito e sin da ora quanti aderiranno rispondendo alla Manifestazione di interesse nei prossimi giorni.

L’avvio del percorso partecipato che presentiamo – ha concluso Bondavalli – è un’occasione importante di conoscenza di questa opportunità e dei diversi gruppi di lavoro che si andranno a costituire, per occuparsi non solo di economia e lavoro, ma anche dell’abitare e del vivere il centro storico, un soggetto vivo e comune a tutta la città, che vogliamo leggere e migliorare in tutta la sua complessità e unitarietà”.

 

VERSO IL PIANO STRATEGICO – Il Comune intende dunque promuovere la realizzazione di un Piano strategico del centro storico come opportunità di valorizzazione e rilancio del centro. La città storica di Reggio Emilia infatti, al pari di buona parte delle città medie italiane, sta affrontando una crisi urbana che mina la sua attrattività, la qualità del patrimonio storico e culturale, e la sua vitalità sociale ed economica.

Il Piano strategico intende individuare i principali driver (soggetti e linee guida) per risolvere queste criticità. In particolare il piano si concentra sulle strategie che possono intercettare meglio i fattori di crisi, recuperando il suo fascino per visitatori, turisti e city user, ma anche identità come quartiere della città e come bene comune, promuovendo la cura dello spazio pubblico e la sicurezza insieme alla valorizzazione della sua funzione di polarità urbana attraverso nuove opportunità per il commercio, l’artigianato, la cultura e l’abitare.

Intanto – con la costituzione del Gruppo di lavoro operativo dedicato a cura, sicurezza, decoro e pulizia, rispetto delle regole, presentato nei giorni scorsi – è iniziata l’azione trasversale che costituisce la pre-condizione per la messa in campo e la riuscita di tutte le altre politiche di intervento.

 

Il percorso. La realizzazione del Piano sarà un percorso a tappe basato sulla partecipazione attiva di cittadini, imprese, istituzioni e associazioni, sia alla fase di definizione dei programmi, sia di condivisione dei progetti con cui realizzarli.

Nella fase di coprogrammazione verranno concertati gli obiettivi e ipotizzate le azioni del Piano che li concretizzeranno, concordando insieme anche gli indicatori di impatto attraverso i quali misurare l’esito delle politiche e delle azioni in centro storico. Successivamente, nella fase di coprogettazione, le azioni verranno attuate direttamente dall’Amministrazione comunale nel caso delle opere pubbliche, degli strumenti di pianificazione e dei regolamenti, mentre in tutti gli altri casi il Comune lancerà la sfida dei partenariati con i diversi attori per realizzare quanto concertato insieme nella fase precedente.

La fase di coprogrammazione sarà organizzata per gruppi di lavoro tematici sui principali driver del Piano strategico: lavorare, abitare e vivere il centro storico.

 

  • Lavorare – Riportare lavoro nella città storica e ripensare a un nuovo modello di commercio

Una delle componenti chiave dei centri storici è la loro vocazione produttiva, espressa attraverso i settori del commercio, dell’artigianato e dei servizi.

Per restituire al centro storico di Reggio Emilia la sua vocazione produttiva e la sua capacità di essere motore economico e generatore di lavoro, è necessaria una transizione del modello economico che supporti e potenzi le attività economiche esistenti, favorendo al contempo l’ingresso di nuovi operatori e nuove imprese.

A supporto della dimensione lavorativa del centro storico, una delle prime azioni messe in campo è appunto la creazione dell’Hub urbano per il rilancio delle attività commerciali.

In questo gruppo di lavoro tematico sono coinvolti la Camera di commercio, le principali associazioni di categoria aderenti all’Hub urbano, singoli commercianti, professionisti e associazioni di via.

 

  • Abitare – Ripopolare la città storica

Il ripopolamento dei centri storici richiede un approccio integrato che unisca rigenerazione urbana, sicurezza, valorizzazione della città pubblica e transizione economica.

Per favorire un ripopolamento del centro storico di Reggio Emilia è pertanto fondamentale mettere in campo delle azioni concrete, che facilitino l’incrocio domanda/offerta di abitazioni, trovino soluzioni per il patrimonio immobiliare inutilizzato, individuino nuovi usi abitativi, quali ad esempio modelli abitativi innovativi come il co-living, residenze per studenti e residenze turistiche per soggiorni prolungati.

In alcuni centri storici ha funzionato il modello casa-bottega, che favorisce soluzioni abitative integrate con attività produttive, in sintonia con la trasformazione economica della città storica che anche si vuole perseguire.

A questo gruppo di lavoro tematico saranno invitati le principali associazioni di interesse.

 

  • Vivere – Ripensare il marketing degli eventi e pensare la città storica anche nella dimensione di quartiere

Una componente chiave dei centri storici è la vivibilità dell’ambiente urbano, che funge da motore per la produzione di cultura e socialità.

Per rendere il centro storico di Reggio Emilia più a misura di chi lo vive quotidianamente, è necessario ripensare le tradizionali azioni culturali e di animazione sociale con format innovativi che vedano coinvolte sia le tradizionali istituzioni culturali sia gli altri soggetti che popolano il centro storico come: i luoghi di socializzazione, il commercio e le attività professionali che hanno sede in centro, gli stessi residenti.

Queste azioni possono trovare una felice sintonia con l’Università non solo perché ha sede in centro, ma anche per la sua capacità di attrazione di studenti fuori sede che possono e vogliono vivere e animare il centro storico. Gli stessi turisti possono diventare coautori delle strategie di valorizzazione del cuore della città.

La parola chiave di questo tavolo è ibridazione, intensa come sperimentazione di una nuova modalità di occupare lo spazio pubblico (e privato) come quinta di una produzione culturale e sociale innovativa.

A questo tavolo potranno partecipare tutti coloro che sono interessati a proporre e trovare nuove soluzioni culturali, ricreative e di animazione sociale per riqualificare il centro storico.

Possono partecipare le istituzioni culturali, le associazioni del Terzo settore, i commercianti – in particolare ristoranti, birrerie e luoghi di animazione diurna e serale – residenti, professionisti, gestori di botteghe.

Nei prossimi giorni sarà possibile iscriversi al tavolo di lavoro Vivere il centro storico.

“Il Piano – ha concluso l’assessora Bondavalli – individua 5 progetti macro prioritari e altrettanti obiettivi strategici di politica pubblica e 2 obiettivi trasversali, questi ultimi in particolare dedicate ad accessibilità e promozione di sistema. E prevede la realizzazione di 23 azioni: dalla costituzione dell’Hub urbano per la valorizzazione del sistema economico al marketing degli eventi, dal piano per l’accessibilità e la logistica con al centro la riqualificazione del parcheggio Zucchi alla realizzazione di nuove funzioni strategiche come un nuovo Polo sociosanitario.

“E’ un piano partecipato: chiediamo ai partecipanti al Percorso di stare al nostro fianco da adesso in avanti per fare insieme la programmazione degli interventi e poi la progettazione delle soluzioni ai bisogni. Questo Piano, dunque, non è un progetto chiuso, ma una base di partenza che vogliamo discutere, affinare e migliorare insieme a voi. Oggi diamo il via alla fase 1 di questo percorso con la presentazione dei principali obiettivi e delle principali azioni del Piano. Il percorso di concertazione di questi obiettivi e di queste azioni procederà con la fase 2 e la fase 3 del Piano: due fasi che vedranno il vostro diretto coinvolgimento”.

 

















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