Sabato 29 marzo l’appuntamento a Modena è al Teatro Storchi con “Bambino=Cittadino. La scuola senza confini”: l’iniziativa con cui la città conferisce la cittadinanza onoraria ai bambini residenti, nati da genitori con backround migratorio. Il riconoscimento simbolico è assegnato dal Comune, in collaborazione con Unicef e per volontà del Consiglio comunale già dal 2014 (tra i primissimi) ai bambini che stanno per concludere un ciclo di istruzione primaria e ancora non hanno la cittadinanza italiana.
Scopo dell’iniziativa è proprio sottolineare come tutti i bambini che vivono e studiano in città sono uguali e hanno uguali diritti e contribuire a sviluppare il loro senso di appartenenza alla comunità.
Tante le novità dell’edizione 2025 a partire dal nome, dal luogo e dal modo in cui si svolgeranno i festeggiamenti. Dopo alcuni anni in cui, sulla scia della pandemia, la cerimonia si è tenuta prevalentemente on line, con le autorità cittadine in video collegamento dall’Aula consiliare (lo scorso anno da Galleria Europa), “Bambino=Cittadino” torna quest’anno dal vivo e apre le porte del Teatro Storchi per fare festa insieme a tutta la città.
All’iniziativa parteciperanno il sindaco Massimo Mezzetti, l’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli, il presidente del Consiglio comunale Antonio Carpentieri e il presidente di Unicef Modena Lorenzo Iughetti.
Previsti anche interventi musicali dell’Orchestra Moltimondi, ma i veri protagonisti saranno ovviamente i nuovi piccoli cittadini onorari. E qui un ulteriore elemento di novità introdotto in questa 11esima edizione: quest’anno, infatti come da indicazione del Consiglio comunale nella mozione approvata lo scorso 4 novembre, riceveranno la cittadinanza onoraria tutti i bambini nati nel 2014 che stanno portando a termine a Modena il ciclo d’istruzione primaria, includendo anche quelli non nati in Italia.
“Si riconosce in tal modo alla scuola, luogo privilegiato di incontro e di esercizio dei diritti e doveri di cittadinanza – spiega l’assessora Federica Venturelli – un ruolo centrale nel processo di costruzione di una comunità inclusiva. Un ruolo a cui abbiamo voluto dare rilievo sin dal titolo: “Bambino=Cittadino. La scuola senza confini”, che conserva il significato originario dell’iniziativa sottolineando l’importanza della scuola nell’abbattere i confini e formare i cittadini di domani. In questo senso, il conferimento della cittadinanza onoraria modenese ha sì un valore simbolico, ma vuole dare un segnale importante sulla necessità di una riforma che deve mettere al centro i diritti e doveri dei bambini, tutti figlie e figli d’Italia, in un mondo che cambia”.