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Al via “Identitas. La cultura rivela”

80 studentesse e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna impegnati nel restauro del complesso scultoreo di Nicola Zamboni nel Parco Pier Paolo Pasolini

Sopralluogo Accademia di Belle Arti di Bologna presso Parco Pierpaolo Pasolini

Laboratori didattico-formativi per oltre 80 studentesse e studenti dell’Accademia di Bologna impegnati nel restauro e valorizzazione del complesso scultoreo di Nicola Zamboni che arreda il parco Pier Paolo Pasolini nel quartiere Pilastro di Bologna, grazie al programma operativo biennale “Tre istituzioni e un Patrimonio” ideato e promosso da oltre un decennio dalla Regione Emilia-Romagna e sviluppato ogni due anni, d’intesa con l’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Terzo partner di questa edizione – dedicata all’arte pubblica – il Comune di Bologna e in particolare il Quartiere San Vitale e San Donato quali “titolari” del bene individuato in base a criteri di urgenza conservativa e idoneità logistica e formativa.

“Il programma operativo ‘Tre Istituzioni e un Patrimonio’ in dieci anni è riuscito a creare una rete stabile di collaborazioni nel territorio, facendo emergere le competenze e la creatività di centinaia di giovani e rafforzando il lavoro di squadra- afferma l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni-. Per questo la Regione intende continuare a sostenerlo, in particolare per la sua capacità di agire in favore della difesa, conoscenza e valorizzazione del nostro patrimonio culturale, in un percorso di crescita delle giovani generazioni e di tutta la comunità che incrementa i valori di condivisione, di responsabilità e di riscoperta dei nostri beni culturali nella loro straordinaria varietà e valore identitario. Anche questa nuova esperienza rivolta all’arte pubblica affida un compito prezioso ai giovani dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e degli istituti scolastici, rendendoli protagonisti di un’azione a sistema che investe sulle loro professionalità e contribuisce alla costruzione di una cittadinanza responsabile e inclusiva”.

Il progetto è stato presentato oggi a Bologna presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti, con gli interventi di Rita Finzi e Caterina Coluccio, rispettivamente presidente e vicedirettrice dell’Accademia di Belle Arti di Bologna; Daniele Del Pozzo, assessore alla Cultura del Comune di Bologna; Adriana Locascio, presidente Quartiere San Vitale e San Donato di Bologna; Sara Bolzani, artista e moglie di Nicola Zamboni.

Il complesso di Nicola Zamboni

Circa 200 figure umane a grandezza naturale, disposte dall’artista in una suggestiva sfilata attraverso l’intero parco fino a un teatro anch’esso arredato da quinte con figure in bassorilievo. Tutte le sculture del parco, realizzate negli anni Settanta in cemento e pietra di Vicenza, presentano le tipiche forme di degrado di opere che vivono all’aperto da 50 anni: si prospetta un significativo piano di lavori in loco di analisi conservativa e di interventi di carattere manutentivo. Altro aspetto interessante è il contesto urbano in cui si trova il complesso scultoreo: la grande struttura edilizia detta il Virgolone abbraccia il parco Pasolini con le sue sculture e rappresenta un unicum, una importante sperimentazione residenziale e artistica degli anni Settanta nel quartiere Pilastro che si presta a nuove riflessioni e a laboratori di inclusione e di educazione al patrimonio.

Per la realizzazione di questa edizione di “Tre Istituzioni e un Patrimonio”, la Regione Emilia-Romagna ha sottoscritto una convenzione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna che la impegna a coordinare tutte le fasi organizzative e a sostenere il progetto con un contributo complessivo di 20 mila euro a favore dell’Accademia.

Nel corso della conferenza stampa sono state presentate le attività previste dal progetto, a cura di Antonella Salvi (ideatrice e referente di “Tre Istituzioni e un Patrimonio” per la Regione Emilia-Romagna) e Camilla Roversi Monaco (coordinamento interno per l’Accademia di Belle Arti di Bologna), con gli interventi dei docenti e degli studenti dei corsi dell’Accademia coinvolti nel progetto.

















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