«In un momento in cui l’egoismo, l’indifferenza, la supremazia della ricchezza e la violenza del potere la fanno da padrone, i volontari e le volontarie Auser, che praticano la solidarietà, la condivisione e la lotta alla solitudine, sembrano andare controcorrente e le loro azioni sembrano diventare obsolete e quasi sovversive, ma forse, secondo me certamente, rappresentano un’alternativa possibile e credibile per un cambiamento di rotta di questa società. Pensiamo, noi di Auser, che la solidarietà possa essere il motore del rinnovamento e del cambiamento positivo dell’intero mondo».
Con queste parole, la presidente Auser Vera Romiti ha aperto l’XI Congresso provinciale Auser di Reggio Emilia. L’evento istituzionale, svoltosi ieri, mercoledì 26 marzo, presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia, ha raccolto oltre un centinaio di persone, fra delegati, autorità, amministrazioni pubbliche, associazioni e realtà con cui l’associazione collabora.
Nel corso della mattina, dopo l’intervento della presidente, avvenuto a conclusione delle note dell’Inno d’Europa, riprodotto dalle casse stereo dell’auditorium, davanti all’intera platea dei presenti in piedi, si sono susseguiti diversi contributi.
Per le autorità, ad intervenire, sono stati: Luca Vecchi e Giammaria Manghi per la Regione Emilia-Romagna, Giorgio Zanni per la Provincia di Reggio Emilia, Davide Prandi per il Comune di Reggio Emilia, Davide Fornaciari per Ausl Reggio Emilia, Emanuele Cavallaro per ANCI. Presenti: la presidente di ASP Dott.ssa Mariella Martini, il Sindaco di San Martino in Rio Paolo Fuccio, l’Assessore del Comune di Cadelbosco Sopra Massimo Sassi, l’Assessora del Comune di Albinea Jessica Guidetti.
A seguire, hanno preso parola Cristian Sesena per Cgil, Matteo Alberini per Spi-Cgil e le associazioni con cui Auser collabora: Albertina Soliani ha portato un saluto per Istituto Cervi, Mariella Govi per Nondasola, Anna Ferrari per Anpi, Giorgio Paterlini per Istoreco, Rino Soragni per Federconsumatori, Umberto Bedogni per CSV Emilia. Presenti: Riccardo Faietti per Fondazione Manodori, Stefano Campani per Boorea, Massimo Becchi per Arci Servizio Civile, Armando Addona per Filef, Cesare Mattioli per Fondazione Famiglia Sarzi, Roberta Castagnetti per CuraRE onlus.
Nel corso del Congresso, si sono, dunque, alternati gli interventi dei volontari e della presidenza regionale Auser, su prospettive e sfide a cui l’associazione è chiamata a rispondere.
«Il ruolo del volontariato è sempre più importante, lo dimostra anche l’alta partecipazione alle nostre iniziative ufficiali (e non solo) e la forte rete che Auser ha creato e che, ogni giorno, consolida: l’organizzazione è sentinella dei bisogni della società e, in sinergia con le tante realtà del territorio e con le istituzioni, sulla base dei valori statutari riconosciuti, proseguirà il proprio operato», commenta la presidenza provinciale Auser.
Il vicepresidente Marco Ottolini ha, dunque, aggiunto: «Continueremo a portare avanti i nostri ideali, a fare ciò che è scritto nella Costituzione ed è nostro dovere ribadire, con forza, che non vogliamo permettere che questa Carta fondamentale ed i principi su cui essa poggia siano calpestati. Nel documento congressuale, rilevanza è data al sapere permanente: in un Paese come il nostro, in cui assistiamo ad un aumento della povertà educativa, desideriamo e dobbiamo sostenere la cultura. Per questo motivo, anche, abbiamo organizzato il Congresso al Centro Loris Malaguzzi, un luogo fondamentale per l’educazione e per l’integrazione fra culture. Noi tutti abbiamo bisogno di apertura e non di chiusura, dobbiamo contrastare questa chiusura dilagante e ne abbiamo gli strumenti: siete voi volontari, a contatto costante con le comunità».
Al termine della mattina, le conclusioni sono spettate a Lella Brambilla della presidenza nazionale Auser, che ha ribadito la centralità dell’invecchiamento attivo, della relazione fra generazioni differenti, del coinvolgimento dei giovani nell’associazione e dell’importanza di scardinare il pregiudizio verso l’età anziana come se fosse unicamente fonte di problemi e non di opportunità.
Nel pomeriggio, è ripreso il dibattito in merito agli obiettivi che l’organizzazione vuole darsi, sono stati eletti gli Organismi dirigenti di Auser –riconfermata la presidenza preesistente– ed è stato votato il documento congressuale. Quest’ultimo, in particolare, era stato già oggetto di discussione durante le Assemblee congressuali comunali, intercorse nelle passate settimane, e pone l’attenzione verso le questioni su cui puntare l’attenzione. Nel documento congressuale, essenziali sono: la figura del volontario (“cuore pulsante della Rete Auser”), l’apprendimento permanente, la cultura, la giustizia sociale, la parità di genere, il legame fra generazioni, il contrasto alla solitudine, la comunità, la passione.