La Giunta ha approvato nei giorni scorsi l’aggiornamento del Piano di Protezione civile per l’area delle Due Torri che era stato licenziato dall’Amministrazione il 31 ottobre 2023. L’aggiornamento attuale, a circa un anno e mezzo dalla prima approvazione, è il risultato di approfondimenti e confronti con tutte le Istituzioni, gli Enti e le Strutture Operative interessate, nonché delle importanti novità strutturali e tecnologiche introdotte sulle 2 Torri grazie al sistema di interventi realizzati nel frattempo dall’Amministrazione comunale.
“L’aggiornamento del Piano di Protezione civile per l’area delle 2 Torre rispetto alla precedente versione di un anno e mezzo fa – spiega l’assessora alla Protezione civile Matilde Madrid – è un passaggio fondamentale, che fa tesoro dell’importante lavoro messo in campo dall’Amministrazione per la Torre Garisenda sia sul piano strutturale che tecnologico.
L’obiettivo è prevedere ogni possibile scenario e per ognuno di questi essere massimamente preparati a mettere in campo tutte le azioni necessarie a proteggere le persone, che possono confidare in un sistema aggiornato e potenziato. La prevenzione e la protezione sono la nostra grande priorità”.
Per quanto attiene ai sistemi di avviso rapido alla popolazione, l’Amministrazione ha integrato gli strumenti a disposizione dotandosi di un sistema di rapida e massiccia comunicazione telefonica e via sms denominato Alert System. Inoltre, ha integrato la strumentazione a disposizione con il montaggio in prossimità della Torre Garisenda di appositi sistemi di allerta sonica.
Per quanto attiene alla prevenzione strutturale, si evidenzia come l’Amministrazione comunale abbia realizzato da novembre 2023 (ma ancora prima negli anni precedenti), un corposo insieme di interventi di riduzione del rischio attraverso importanti ed impegnativi interventi di messa in sicurezza dell’area, potenziamento delle strumentazioni tecnologiche di monitoraggio, affinamento dei sistemi interpretativi dei dati di monitoraggio, proseguendo inoltre con l’attività di consolidamento della Torre Garisenda.
Particolare importanza hanno rivestito gli interventi straordinari realizzati dall’Amministrazione per la predisposizione del sistema di contenimento dei danni da eventuale crollo e realizzato con il posizionamento dei container e delle reti paramassi, intervento conclusosi nel mese di giugno 2024.
L’intervento di somma urgenza ha previsto la cinturazione dell’area intorno alla torre, a nord e nord ovest tramite la posa di contenitori metallici opportunamente zavorrati e ancorati al suolo con un sistema di micropali, a sud e sud est, tramite l’installazione di una struttura in acciaio a forma di L, ancorata al suolo con lo stesso sistema di micropali, a cui è stata imbullonata una rete paramassi. In questo modo si è eliminato il rischio di “esposizione” in caso di crollo.
In questi interventi è da ricomprendere anche il potenziamento dell’allestimento di un sistema di monitoraggio multisensore operativo 7/24 che invia in tempo reale i dati di diagnostica della Torre.
Nei mesi intercorsi tra la prima approvazione del piano stralcio e quella attuale, come programmato, sono stati realizzati numerosi incontri di confronto e approfondimento volti a migliorare ulteriormente la pianificazione speciale con il concorso degli Enti e organizzazioni aventi titolo: Prefettura di Bologna, Vigili del Fuoco, 118, Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna, responsabili tecnici di Sala Borsa, Presidenza e struttura tecnica della Società Autostazione Bologna, altri Uffici del Comune di Bologna interessati.
Oggetto della pianificazione è la gestione degli scenari di evento dovuti al rischio di progressivo danneggiamento o eventuale collasso repentino di una o di entrambe le Torri, nonché le relative conseguenze sull’area limitrofa e sulla Città di Bologna.
In attesa delle ulteriori considerazioni e delle indicazioni che il Comitato Scientifico incaricato dall’Amministrazione comunale potrà consegnare, il Piano stralcio considera la Torre Garisenda come l’elemento più debole del complesso, e l’eventuale coinvolgimento di altre strutture ed edifici, con conseguente ampliamento dell’area di impatto.
Gli eventi con o senza preannuncio
Il Piano prende in considerazione sia “eventi con preannuncio” (progressivo deterioramento della struttura/cedimento strutturale, eventi metereologici particolarmente estremi: vento, trombe d’aria, temporali, fulminazioni) che “fenomeni senza preannuncio” (collasso statico della Torre Garisenda per “ribaltamento” o “implosione”, eventi sismici, meccanismi di innesco a causa di incidenti: crash aereo, esplosioni, attentati…).
Per quanto riguarda il collasso statico della torre Garisenda la sintesi degli studi fatti in sede di Comitato Scientifico per la Torre Garisenda ha individuato 3 meccanismi strutturali che possono generare il collasso della struttura:
a) Ribaltamento retto sotto pendenza per rotazione del fusto con asse orizzontale sopra il blocco del basamento: probabilità di collasso post interventi di consolidamento: lieve.
b) Ribaltamento diagonale sotto pendenza per rotazione del fusto con asse orizzontale sopra il blocco del basamento: probabilità di collasso post interventi di consolidamento: lieve.
c) Implosione (collasso su sé stessa): probabilità di evenienza inferiore ai precedenti perché implica il cedimento quasi contemporaneo di tutto il perimetro, esterno ed interno, del basamento.
La scala di riferimento proposta dal Comitato Scientifico, per la probabilità di collasso è la seguente: (nulla), lieve, moderata, media, alta, molto alta, (certa).
L’area di massimo rischio considerata dal Piano, cioè la porzione di tessuto urbano che potrebbe essere interessata direttamente dal collasso delle Torri considerando la possibilità che la Torre Asinelli possa cadere con ribaltamento rigido a 360° dal proprio centroide, è corrispondente a un cerchio di raggio 100 metri (vedi allegato Mappa area rischio).
Nell’area di massimo impatto sono presenti circa 500 persone residenti e 883 unità immobiliari urbane.
Il piano individua anche gli edifici ed aree comunali strategiche per la gestione diretta dell’emergenza
In caso di scenario: “evacuazione preventiva” e “evento massimo atteso” senza feriti le aree e Centri di attesa sono: Piazzetta dei Servi di Maria per la zona est e la Sala Borsa (per la zona ovest)
In caso ci siano invece feriti le aree e Centri di attesa saranno: Piazza Aldrovandi e il Portico tra via Calzolerie e via degli Artieri
Il Posto Medico Avanzato sarà invece collocato in Sala Tassinari a Palazzo D’Accursio.
Il “Centro Operativo Comunale (COC) per la sicurezza della torre Garisenda” e la “Control room”
Viene inserito formalmente, tra le strutture del Piano, il “Centro Operativo Comunale (COC) per la sicurezza della Torre Garisenda” come struttura specificamente volta ad affrontare il rischio connesso alla Garisenda e alla Asinelli: è presieduto dal Sindaco o suo delegato e sovrintende tutte le attività relative al monitoraggio, intervento, gestione di eventuali emergenze relative all’area delle 2 Torri.
A supporto del COC e per il presidio h24 della Torre Garisenda, è stata incaricata una struttura tecnica composta da Aziende leader nel settore del telecontrollo multisensore e ingegneria delle strutture complesse. La struttura tecnica opera grazie ad una “Control Room” che gestisce la strumentazione sensoristica progressivamente installata sulla Torre Garisenda e ne tiene continuativamente monitorato il flusso dati. La Struttura tecnica monitora quotidianamente i dati dei sensori della Torre e settimanalmente redige un report sull’andamento delle sollecitazioni e deformazioni registrate dai sensori a bordo della torre stessa. La Control Room è deputata all’allertamento del sistema di protezione civile in base a soglie di rischio individuate e all’evoluzione dei fenomeni sulla Torre Garisenda.
Modello di intervento
Il documento dettaglia inoltre il modello di intervento del Piano stralcio di protezione civile per l’area delle Due Torri di Bologna valido per tutti gli scenari.
Dallo stato di allerta verde che prevede monitoraggio continuo da parte della Struttura tecnica di monitoraggio Garisenda (Control Room) e analisi dei report del COC per la sicurezza della Torre Garisenda alle varie fasi operative legate all’innalzarsi degli stati di allerta che prevedono l’avviso o l’attivazione anche degli altri soggetti che hanno dei ruoli nel piano: 118 e AUSL Bologna, Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile (ARSTPC) / Centro Operativo Regionale (COR), Volontariato di protezione civile, Soprintendenza, TPER e Società di trasporto, Prefettura, ARPAE ER, Società erogatrici servizi essenziali,
Lepida ScpA. Ognuno con un compito definito in tutti gli scenari e le fasi previsti dal piano.
Fino all’attivazione delle operazioni di soccorso con evento massimo atteso, caso nel quale le attività di soccorso sono coordinate in via tecnica dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e il 118 applica il Piano “Maxiemergenza Garisenda Asinelli”.