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Tariffa rifiuti, a Reggio Emilia due pacchetti di agevolazioni per le fasce sociali più fragili e le imprese

Maggiore chiarezza e funzionalità operativa sono gli obiettivi che l’Amministrazione comunale ha perseguito nel formulare alcune modifiche al ‘Regolamento per la disciplina della Tariffa rifiuti corrispettiva’, ratificate oggi dal Consiglio comunale con la votazione seguente: 20 voti favorevoli (Pd, M5S, Lista Massari sindaco, Europa verde-Possibile) e 10 contrari (Coalizione civica, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista civica Tarquini, Lega Salvini premier).

Sono disponibili, connessi all’aggiornamento del Regolamento, due pacchetti di agevolazioni: uno di carattere sociale, destinato alle fasce sociali più fragili, pari a 350.000 euro; l’altro, per famiglie e imprese, del valore di 900.000 euro. Si tratta quindi di un volume di agevolazioni pari a 1.250.000 euro.

 

HANNO DETTO – “Le modifiche e le integrazioni approvate – commenta Davide Prandi, assessore alla Cura della città con delega alla Gestione dei rifiuti – hanno un carattere tecnico e sono frutto di recepimenti normativi e dell’esperienza fatta nell’applicazione del Regolamento, da cui sono giunti appunto diversi suggerimenti, utili per rendere maggiormente funzionale questo strumento alle esigenze operative per l’applicazione della tariffa, ma anche per rendere più chiare e dirette le formulazioni di alcuni articoli.

Sul piano dei benefici, è importante sottolineare – aggiunge Prandi – che, con le modifiche introdotte, si estende la platea degli aventi diritto alle agevolazioni per le utenze domestiche. Si è creato inoltre un sistema di agevolazioni integrativo di quello statale per aiutare le fasce di utenza domestica economicamente più deboli e si dà corso a una la rimodulazione delle riduzioni previste per quegli operatori economici, le cui attività, e quindi la stessa produzione di rifiuti, vengono temporaneamente limitate da lavori stradali che possano limitare l’accesso di clienti”.

 

Di seguito le modifiche al Regolamento più rilevanti.

  • Poteri del Gestore della tariffa. L’articolo 4 del Regolamento è modificato per meglio precisare le funzioni e i poteri di accertamento e riscossione conferiti, in conformità a quanto disposto per legge, al Gestore della tariffa.
  • Riduzioni per i cantieri pubblici. Si tratta dell’articolo 30, che viene modificato relativamente alle “riduzioni per utenza non domestica” a causa dello svolgimento di lavori per la realizzazione di opere pubbliche su strada, che rendono poco agevole l’accesso dei clienti alle aree dove sono situate le attività economiche interessate. Tali lavori possono impattare sulle attività e gli affari degli operatori economici e quindi, di riflesso, sulla produzione di rifiuti da parte di dette attività. Si interviene perciò sul “perimetro” dei soggetti economici interessati, sulla riduzione della soglia di durata minima dei cantieri per aver diritto alla riduzione e sulla razionalizzazione e semplificazione delle procedure di riconoscimento della riduzione.
  • Agevolazioni sociali utenze domestiche. Si tratta dell’articolo 35, che viene modificato relativamente alle utenze domestiche, con il riconoscimento di agevolazioni sociali per nuclei famigliari in condizioni economiche disagiate. In particolare con le modifiche apportate si intende: razionalizzare e digitalizzare il procedimento di riconoscimento dell’agevolazione; prevedere un sistema agevolativo integrativo di quello statale per preservare le fasce di utenza domestica economicamente più deboli, individuate sulla base del sistema unico nazionale fondato sull’Isee.
  • Sanzioni amministrative. L’articolo 46 del Regolamento è modificato in merito all’applicazione delle sanzioni amministrative. In particolare si è inteso razionalizzare l’applicazione delle sanzioni e delle relative riduzioni in caso di adesione dell’utente ai relativi atti ricevuti dal Gestore. Ad esempio, da tale tabella si evince che in caso di omesso versamento è applicata una sanzione del 30% dell’importo dovuto e non pagato; in tal caso però la sanzione in concreto applicata sarà pur sempre entro il limite di legge che va da un minimo di 50 euro a un massimo di 500 euro; quindi, in ogni caso, la sanzione non supererà euro 500 euro.
















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