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Affitti brevi, il Comune di Bologna vince i ricorsi al TAR su variante urbanistica

Tre ricorsi al TAR sulla variante urbanistica e altrettante sentenze a favore del Comune di Bologna. Il Tribunale Amministrativo ha in particolare dato ragione a Palazzo d’Accursio in merito alla nuova categoria (B3) introdotta per gli appartamenti destinati agli affitti.

Il TAR – condividendo l’assunto da cui ha preso le mosse l’Amministrazione, ovvero che la crescita delle locazioni turistiche brevi ha impatti importanti sul tessuto urbanistico e sulla gestione dei servizi – ha riconosciuto la piena legittimità, per il Comune, di utilizzare gli strumenti urbanistico-edilizi di sua competenza per disciplinare l’insediamento delle locazioni turistiche brevi sul territorio, anche in maniera difforme rispetto alle regole vigenti per gli immobili destinati ad abitazione permanente. Le norme introdotte dal Comune, hanno convenuto i giudici, rientrano infatti tra le sue competenze in materia di governo e pianificazione del territorio, senza costituire alcun indebito sconfinamento negli ambiti dell’ordinamento civile o della tutela della libertà di iniziativa economica.

In particolare, è stata riconosciuta la legittimità dell’introduzione della nuova specifica destinazione d’uso B3 per gli alloggi destinati a locazioni brevi, nonché della richiesta che questi ultimi rispettino determinati standard minimi dimensionali. Ancora, sono state ritenute ragionevoli e proporzionate le concrete misure di regolamentazione degli affitti brevi introdotte, riconoscendo che hanno la loro ragion d’essere nel contemperamento con altri valori ugualmente meritevoli di tutela, come la necessità di favorire l’immissione nel mercato di unità abitative per single, studenti e lavoratori non residenti.

I giudici hanno inoltre riconosciuto sotto tutti i profili (tra cui quelli della partecipazione dei cittadini, della trasparenza e delle motivazioni addotte) la correttezza dei procedimenti e degli atti con cui il Comune ha approvato la variante al Piano Urbanistico Generale (PUG) e le modifiche al Regolamento Edilizio.

In questo quadro di completa conferma delle regole recentemente introdotte dall’Amministrazione, il TAR ha ritenuto parzialmente fondato solo uno dei ricorsi presentati, in relazione al fatto che non è stato concesso alla società ricorrente, prima che fosse dichiarata inefficace la SCIA che avviava l’attività di locazione turistica breve, il tempo necessario per conformarsi alla nuova disciplina; in applicazione della sentenza, il procedimento sarà quindi riattivato per consentire eventualmente all’interessato di adeguare l’immobile e integrare la documentazione presentata al fine dell’avvio dell’attività.

“I tre pronunciamenti del Tar – è il commento dell’assessore Raffaele Laudani – sono molto importanti per tre ordini di motivi: il primo perché di fatto confermano la correttezza formale e sostanziale della Variante urbanistica recentemente entrata in vigore. In secondo luogo perché stabiliscono che la nuova destinazione d’uso B3 per gli affitti turistici è legittima e, con essa, anche la separazione chiara tra l’uso propriamente residenziale delle abitazioni e quello turistico ricettivo, consentendo quindi alle Amministrazioni di potere monitorare in modo chiaro le dinamiche del mercato immobiliare in città e anche di mettere le Amministrazioni nelle condizioni di potere eventualmente regolamentare i diversi fenomeni.
Il terzo e forse più importante punto è che si ristabilisce la capacità dei Comuni di potere governare i processi sul territorio, aspetto fondamentale per poter accompagnare le trasformazioni urbane e legarle ai bisogni delle persone contro ogni dinamica di tipo speculativo. Sono sentenze ancora più importanti oggi, dopo che il Governo, con il cosiddetto “Salva casa”, che poi non ha nulla a che vedere con il diritto alla casa, propone invece una crescente deregolamentazione che vuole spogliare le Città e le Regioni della loro capacità di governare il territorio. Il parziale accoglimento di uno dei ricorsi, di carattere puramente formale, nulla toglie a questi risultati, che ci consentiranno di poter portare avanti in maniera ancora più convinta ed efficace politiche di regolamentazione degli affitti brevi e più in generale di governo equo ed equilibrato del nostro territorio”.

















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