Da qualche mese, complice l’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti, maltrattava gravemente il padre, sottoponendolo a continue richieste di soldi, che erano accompagnate da minacce di morte, insulti e vessazioni. In un episodio, impugnando un coltello chiedeva insistentemente le chiavi dell’autovettura, per poi afferrarlo per il collo cercando di togliergli il telefono per evitare che riprendesse la scena, causandogli lesioni poi giudicate guaribili dai sanitari in 12 giorni.
Gravi le presunte condotte delittuose di un 25enne reggiano, in conseguenza delle quali i carabinieri della stazione di San Martino in Rio, a cui la vittima ha raccontato gli episodi maltrattanti, al termine delle indagini hanno denunciato il giovane alla Procura della Repubblica con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. La Procura, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri, otteneva la misura cautelare non custodiale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendo al ragazzo di non avvicinarsi a meno di 1500 metri dalla vittima e di non comunicare con lei in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo. Prescrivendo anche il dispositivo di controllo. Il 3 aprile scorso, i militari di San Martino in Rio si recavano a casa del 25enne per dare esecuzione al provvedimento.
Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.