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Trovato in un casolare con la droga, aveva pendente una sentenza definitiva: arrestato a Reggio Emilia

Nella mattina di sabato 5 aprile, operatori della Squadra Volanti della Questura di Reggio Emilia hanno effettuato un controllo di iniziativa all’interno di un casolare abbandonato in via Bocconi. All’interno dello stesso, gli agenti rintracciavano un 50enne di origini tunisine, volto molto noto alle forze dell’ordine, per via di numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, contro la persona e in materia di sostanze stupefacenti.

Durante le fasi di identificazione l’uomo, mostratosi da subito molto insofferente, tentava dapprima di darsi alla fuga per poi brandire un bastone con la punta affilata raccolto da terra tentando a più riprese di colpire gli operatori. Grazie al raccordo operativo e la lucidità mostrata dagli operatori intervenuti, gli stessi riuscivano in pochi secondi a disarmare e a neutralizzare il 50enne ed evitare che qualcuno riportasse lesioni.

Una volta riportata alla calma la situazione, gli agenti effettuavano una perquisizione personale nei confronti del soggetto che dava esito positivo in quanto, occultati nel vestiario dello stesso, venivano rinvenuti 5 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina suddivisa in sette involucri.

A quel punto il 50enne veniva condotto in Questura al fine di completare le consuete attività di identificazione. Durante le stesse si appurava che l’uomo fosse destinatario di un provvedimento di ordine di esecuzione della carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Bologna per una sentenza di condanna divenuta definitiva per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In virtù di quanto sopra, il 50enne è stato denunciato in stato di libertà per le ipotesi di reato di violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale, resistenza a Pubblico Ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Al termine delle procedure di rito, il soggetto, in ottemperanza al suddetto provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, è stato inoltre tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Reggio Emilia dove dovrà espiare la pena residua di tre anni e nove mesi di reclusione.

















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