Domenica 8 e lunedì 9 giugno le italiane e gli italiani aventi diritto al voto saranno chiamati ad esprimersi su cinque referendum popolari abrogativi in materia di disciplina del lavoro e cittadinanza. In vista di questo appuntamento, l’Amministrazione comunale invita sin da ora i cittadini modenesi ad accertarsi di essere in possesso della tessera elettorale e che questa abbia ancora spazi disponibili per la timbratura.
Gli elettori dovranno, infatti, presentarsi al proprio seggio con la tessera elettorale, indispensabile per esercitare il diritto di voto, e un documento di identità o di riconoscimento valido. In caso di smarrimento, deterioramento o esaurimento degli spazi sulla tessera, è possibile richiederne una nuova prendendo un appuntamento all’ufficio elettorale di via Santi tramite l’Agenda online del Comune oppure telefonicamente (al numero 059 2032077 il lunedì e giovedì dalle ore 9 alle ore 18 e il martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle ore 9 alle ore 13).
Tutte le informazioni sul referendum dell’8 e 9 giugno e sui documenti necessari sono consultabili nella specifica sezione del sito istituzionale (www.comune.modena.it/argomenti/elezioni), dove sono indicate anche le disposizioni per il voto “fuori sede”.
Cinque i quesiti referendari su cui gli elettori dovranno esprimersi: «Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione»; «Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale»; «Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi» ; «Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione» e «Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana».
I seggi saranno aperti domenica 8 giugno dalle ore 7 alle ore 23, e lunedì 9 giugno dalle ore 7 alle ore 15.
REFERENDUM 8-9 GIUGNO, COME VOTARE “FUORI SEDE”
Gli elettori interessati hanno tempo fino al 4 maggio per presentare la domanda di ammissione
Come già avvenuto per le elezioni europee del 2024, anche in occasione dei referendum abrogativi di domenica 8 e lunedì 9 giugno sarà possibile votare “fuori sede”. Tutti coloro che, per motivi di studio, lavoro o cure mediche, dovessero trovarsi in un Comune di una Provincia diversa da quella di residenza per almeno 3 mesi potranno, infatti, votare nel comune di temporaneo domicilio presentando, entro domenica 4 maggio, la “domanda di ammissione al voto fuori sede”.
Alla domanda, che può essere presentata personalmente o da altra persona delegata oppure in via telematica, è necessario allegare la copia di un documento di riconoscimento in corso di validità; della tessera elettorale personale e della certificazione – o di altra documentazione – che attesti la condizione di elettore fuori sede, ovvero le motivazioni di studio, lavoro o cure mediche per le quali la cittadina o il cittadino si trova temporaneamente domiciliato in un comune di una provincia diversa da quella di residenza.
Nella domanda l’interessato può manifestare anche la disponibilità a essere nominato presidente o componente di sezione elettorale speciale per il voto fuori sede nel comune di temporaneo domicilio.
In caso di necessità, la domanda di ammissione al voto “fuori sede” può essere revocata entro il 14 maggio. Dopo questa data, invece, l’elettore non potrà più recarsi al Comune di residenza per votare per i referendum dell’8 e 9 giugno.
I seggi saranno aperti domenica 8 giugno dalle ore 7 alle ore 23, e lunedì 9 giugno dalle ore 7 alle ore 15.
Per poter votare, gli elettori e le elettrici “fuori sede” dovranno presentarsi al seggio con la tessera elettorale, indispensabile per esercitare il diritto di voto, un documento di identità o riconoscimento valido e l’attestazione rilasciata dal comune di temporaneo domicilio.