Lo sportello Orientamento del centro Memo è parte di una rete di servizi del territorio più ampia che sostiene i ragazzi nella scelta della scuola superiore, e punta a riorientare situazioni in cui gli studenti vivono con difficoltà l’ambiente scolastico. E per potenziare ulteriormente le politiche di orientamento e contrasto alla dispersione scolastica, è in corso, per il 2025, la predisposizione di una gara pubblica pluriennale per la realizzazione di uno sportello unico anche per le informazioni alle famiglie.
A fare il punto sui servizi del Multicentro educativo Modena “Sergio Neri”, struttura del Settore Servizi educativi e Pari opportunità del Comune di Modena, è stata l’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli, rispondendo all’interrogazione di Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 7 aprile. La consigliera, in particolare, ha chiesto se lo Sportello Orientamento sia stato gestito dal medesimo soggetto tramite due successivi affidamenti diretti, con quali risultati, se sia stato quindi rispettato il principio di rotazione degli affidamenti e a quale ente sia stata affidata la gestione per il 2025.
In premessa, l’assessora ha ricordato che gli sportelli di Memo sono servizi che, nella loro diversità, lavorano in sinergia e fanno parte di reti più ampie di sportelli presenti in città e all’interno delle scuole. In particolare, lo Sportello Orientamento rientra in una rete di diversi interlocutori e servizi, come l’Informagiovani 4.0, il tavolo Modena città interculturale, il Centro per le famiglie e gli sportelli psicologici scolastici a cui partecipano pure Ausl e Servizi sociali, che supporta studenti e studentesse nella scelta della scuola superiore, nel riorientare scelte in caso di difficoltà nell’ambiente scolastico e accogliendo e orientando alunni con background migratorio. Tra i recenti progetti, è stata ricordata la sperimentazione di riorientamento in collaborazione con il liceo scientifico Wiligelmo, con laboratori in piccoli gruppi di studenti delle classi prime mirati al sostegno e al monitoraggio del proprio percorso scolastico.
Nel merito dei quesiti posti da Rossini, l’assessora ha confermato che lo sportello è stato gestito dalla cooperativa Gulliver con due affidamenti diretti successivi, in quanto il primo (novembre-dicembre 2023, con importo complessivo di 3.000 euro al lordo Iva) era sperimentale, e quello successivo (marzo-dicembre 2024, con importo complessivo di 10.907.78 euro al lordo Iva) è stato effettuato prendendo atto dei riscontri positivi della sperimentazione, durante la quale, in due mesi, sono stati 21 gli accessi, di cui nove riferiti a ragazzi. In particolare, ogni intervento ha richiesto un impegno di circa un’ora e mezza, prevedendo però più incontri ciascuno, sia con il minore che con i genitori; alcune famiglie, infatti, hanno richiesto due o anche tre colloqui (su un massimo di tre).
L’assessora ha quindi ricordato che scopo degli sportelli è prendersi carico delle persone e che nelle valutazioni deve essere considerata, al di là dei numeri, la qualità della presa in carico, trattandosi, spesso, di persone fragili, che anche grazie a questi strumenti possono trovare nuove opportunità. A questo proposito, è stato specificato che l’operato degli sportelli può ritenersi ricompreso nelle attività a valenza sociale dove l’applicazione del criterio di rotazione è messo in discussione , in quanto la normativa sui Servizi alla persona precisa che l’affidamento deve garantire non solo la qualità ma anche la continuità e la completezza dei servizi, in riferimento a un’utenza spesso svantaggiata, e che tali principi si applicano ad affidamenti ed esecuzioni di servizi alla persona con importo inferiore ai 750mila euro.
Infine, in riferimento alla gestione dello sportello per il 2025, l’assessora ha annunciato che è in corso la predisposizione di una procedura di gara aperta pluriennale che prevede la realizzazione di un unico sportello in cui far confluire lo sportello Orientamento e lo sportello Informafamiglie di Memo, anche a fronte dell’emendamento a bilancio di 50mila euro approvato dal Consiglio comunale, finalizzato a predisporre percorsi e interventi di potenziamento dell’orientamento scolastico e prevenire fenomeni di dispersione.
L’interrogazione è stata trasformata in interpellanza, generando un dibattito in cui è intervenuto il Pd con Francesca Cavazzuti che ha definito il Multicentro Memo “fiore all’occhiello del Comune, in grado di prendersi cura delle nuove generazioni”. La consigliera ha poi affermato di “apprendere con soddisfazione la predisposizione della gara per il 2025”. Alberto Bignardi ha parlato di “interrogazione che sottende, con domande relative agli affidamenti dei servizi, un delicato attacco alle politiche di inclusione della città: le cooperative coinvolte, infatti, lavorano per tutelare i diritti e non per toglierli”. Il consigliere ha quindi affermato di “respingere qualsiasi insinuazione di irregolarità: l’Amministrazione agisce per garantire la qualità dei servizi ai cittadini”.
Per Laura Ferrari (Avs) “è giusto vigilare sul principio di rotazione, ma calandolo nel contesto”. Riportando alcune sentenze, infatti, la consigliera ha sottolineato che “l’Amministrazione può derogare a tale principio purché si tenga conto della continuità che, nel caso dei servizi alla persona, può prevalere sulla rotazione”.
Per Giovanni Bertoldi (Lega Modena) l’interrogazione mette in evidenza una problematica “che non deve più ripetersi”. Per il consigliere, infatti, “conta poco la soddisfazione verso il servizio: bisogna garantire le rotazione nella gestione, altrimenti rischiamo di non essere in linea con la normativa”.
Per Andrea Mazzi (Modena in ascolto) “l’interrogazione non mette in discussione il servizio ma chiede di fare il punto sulla regolarità degli affidamenti degli sportelli e sul numero di utenti”. Secondo il consigliere, inoltre, “essendo gli sportelli attività di consulenza, con un numero di incontri limitato, va verificato se sussistano ragioni effettive per mantenere o meno il principio di continuità”.
Per Fratelli d’Italia, Luca Negrini ha parlato di “intervento imbarazzante del consigliere Bignardi che, ancora una volta, attacca su questioni che non riguardano minimamente le interrogazioni: si fanno domande specifiche e si ricevono risposte che possono piacere o meno, ma non funziona imporre il pensiero: siamo in democrazia”.
In replica, Rossini si è detta non soddisfatta della risposta dell’assessora: “Non esiste in nessuna normativa un affidamento di natura sperimentale. Peraltro – ha proseguito la consigliera – la cooperativa Gulliver ha gestito anche lo Sportello Famiglia, superando quindi i due affidamenti previsti delle norme”. Infine, la consigliera ha specificato che “il servizio alla persona deve avere continuità quando si tratta di un rapporto diretto con l’utente, mentre lo sportello prevede un’utenza varia: la rotazione, quindi, resta in questo caso garanzia anche per il principio di concorrenza e quindi a sua volta della qualità del servizio”.