Alberi Festival si appresta a vivere due giornate di eventi ricche di creatività, riflessioni e scoperte, all’interno di un viaggio che racconta la relazione tra uomo, natura e architettura.
La giornata di giovedì 10 aprile è interamente dedicata al tema “Metamorfosi” con un racconto visivo e sensoriale che si dipana al Modena Ovest Pavilion (ingresso via Leoni 7), dove alle 18 si inaugura l’articolata esposizione “Le metamorfosi degli alberi”. Le mostre fotografiche e le video installazioni esplorano le trasformazioni degli alberi in rapporto con l’intervento umano: dalla loro crescita spontanea e rigogliosa fino agli abusi subiti a causa dell’intervento dell’uomo.
Il fotografo Francesco Fantoni apre la mostra con il suo lavoro “They might be giants”, una celebrazione degli alberi monumentali e della loro straordinaria capacità di crescere in armonia con l’ambiente umano. In contrasto, Chiara Ferrin con “Ossa sacre” mostra la devastante violenza inflitta dagli uomini sugli alberi, rivelando attraverso immagini in negativo le cicatrici lasciate da tagli e potature estreme. Le opere di Luca Boffi (Alberonero), Martina Simonato, e TJ Watt completano la mostra, immergendo il pubblico in universi visivi che esplorano il rispetto della natura e le sue trasformazioni, sia naturali che artificiali. Viene inoltre presentata la piattaforma www.alberi-maestri.org che raccoglie le segnalazioni di alberi di tutta Italia di particolare rilevanza, per le loro caratteristiche botaniche oppure per la loro storia, per il loro valore culturale, sociale o comunitario.
Il pomeriggio di giovedì si conclude con un incontro alle 18.30 che vede protagonisti esperti e pensatori come l’archeobotanica Giovanna Bosi, lo scrittore e poeta Tiziano Fratus, il patologo vegetale Lucio Montecchio e l’agronomo paesaggista Fabio Falleni. Il dialogo esplora il mistero e la bellezza degli alberi monumentali, il loro significato culturale e la loro incredibile longevità.
A seguire, alle 21, OvestLab ospita la proiezione “Alberi erranti”, una serata dedicata all’animazione con i video realizzati nei laboratori di disegno e animazione, curati da Beatrice Pucci, Marino Neri e Ahmed Ben Nessib. Il pubblico potrà immergersi nel dietro le quinte di un’arte visiva che racconta l’evoluzione della natura.
Un’ulteriore suggestiva video-proiezione dei disegni de “L’Architettura degli alberi” è visitabile fino al 22 aprile negli spazi sotterranei dell’ex Albergo Diurno in piazza Mazzini.
Venerdì 11 aprile la giornata si tinge di riflessioni urbanistiche. Alle 16 OvestLab ospita la mostra “Dove c’era un prato”, con le illustrazioni di Jörg Müller, che raccontano la trasformazione dei paesaggi naturali. Giulia Mirandola conduce un excursus attraverso la rappresentazione del paesaggio nella letteratura per l’infanzia. Alle 17 Federico Zanfi propone un racconto sul verde urbano di Modena, esplorando la sua evoluzione.
Non solo mostre e installazioni: il festival offre anche esperienze immersive. Alle 8, alle 11 e alle 13, il regista Giulio Costa presenta i suoi monologhi itineranti sotto tre alberi monumentali: il platano della stazione delle corriere, la quercia del parco Amendola e la gleditsia del giardino di Cesare Leonardi, raccontando le trasformazioni sociali e culturali vissute dalle piante nel cuore di Modena.
Le mostre e i padiglioni di Alberi Festival sono aperti tutti i giorni dalle 10 alle 20 fino a domenica 13 aprile. Sabato 12, in occasione della Notte del Festival, l’apertura è prolungata fino a mezzanotte. L’area in cui si svolge il festival di via Leoni e via Biondo, al Villaggio Artigiano Modena Ovest, è stata pedonalizzata e allestita con alberi e sedute in legno giallo.
Alberi Festival si conferma così un’occasione per riflettere, emozionarsi e, soprattutto, connettersi con il nostro ambiente naturale.
Il programma completo è disponibile su www.alberifestival.it