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80 anni liberi: il 26 aprile una camminata per inaugurare il nuovo monumento ai Martiri del Panaro

Il luogo dell’eccidio sarà inserito nel nuovo percorso storico-turistico “Panaro, Sentiero del Tempo”

San Cesario sul Panaro celebra l’80° Anniversario della Liberazione da nazismo e fascismo con una serie di eventi commemorativi e l’inaugurazione di un nuovo percorso storico, chiamato “Panaro. Sentiero del tempo”.

Sabato 26 aprile le celebrazioni per l’80esimo della Festa della Liberazione si terrà in luogo di grande valore simbolico: il cippo dedicato ai Martiri del Panaro del 17 dicembre 1944, fra i quali Gabriella Degli Esposti, Medaglia d’Oro al Valore Militare.

Il monumento nel greto del Panaro fu sistemato nel 2006 per volere dell’Amministrazione Zanni proprio nel luogo dell’eccidio. Con questi interventi recenti l’Amministrazione di San Cesario sul Panaro ha voluto dare ancora maggio rilievo a questo importante luogo, inserendolo all’interno di un percorso a tappe che ripercorre alcuni momenti storici che hanno caratterizzato il rapporto fra la comunità e il fiume.

“Si tratta di un progetto molto importante per San Cesario – spiega il Sindaco Francesco Zuffi – perché continua l’opera delle amministrazioni precedenti di valorizzazione dei luoghi della memoria. Non abbiamo solo rinnovato il cippo dei Martiri del Panaro, luogo simbolo del nostro territorio, ma abbiamo creato un vero e proprio percorso della memoria, che vuole raccontare il rapporto fra San Cesario e il fiume Panaro. Dai vari punti del percorso sarà possibile accedere con lo smartphone ai contenuti storici, anche in formato audio mentre si passeggia lungo Panaro. Non inauguriamo solo il percorso, ma un nuovo modo di fruire del nostro territorio”.

Il progetto “Panaro. Sentiero del Tempo” è stato curato dallo studio di architettura Ciclostile di Bologna, e sostenuto dalla Regione Emilia Romagna. Prevede tre installazione lungo il percorso sul Panaro che narrano diversi momenti storici di come la vicinanza al fiume ha caratterizzato la vita a San Cesario. Una delle tre tappe fondamentali è appunto quella sede del cippo dedicato all’Eccidio del Panaro. Il monumento è stato completamente rivisto, eliminando la vegetazione spontanea che ne impediva la vista, sistemando la zona adiacente con sedute e un nuovo totem informativo, dal quale è possibile avere informazioni sull’eccidio.

L’Amministrazione comunale e la cittadinanza, insieme ad ANPI, ARCI e Associazione Combattenti e Reduci, ricorderà sabato 26 aprile l’eccidio di Canova sulle sponde del Panaro con una camminata storico-narrativa che da piazza Nenni, dove si trova un altro monumento alle vittime, si concluderà nei pressi del Panaro, nel luogo dove è avvenuta l’uccisione e occultamento dei dieci partigiani. A raccontare le vicende di quei giorni del 1945 sarà Daniel Degli Esposti, storico del mondo contemporaneo e Public Historian di Allacciati le Storie. Durante la commemorazione interverranno Francesco Zuffi, Sindaco di San Cesario sul Panaro, Vanni Bulgarelli, Presidente provinciale di ANPI Modena e Rita Barbieri, Presidente del Consiglio Comunale di Castelfranco Emilia con delega alla Memoria e alla Pace.  L’appuntamento è alle 10 in piazza Nenni con arrivo previsto al monumento per le 11.30.

L’occasione permetterà di presentare anche il nuovo percorso storico-turistico denominato “Panaro, Sentiero del Tempo” che in tre tappe, corredate da un podcast con le narrazioni di Gabriel Degli Esposti, disponibile su Spotify, permetterà di approfondire il legame profondo tra San Cesario e il Panaro, compreso l’eccidio del 17 dicembre 1945.

L’eccidio di Canova – 17 dicembre 1945

Il 14 dicembre 1944 la Compagnia Scorta Divisionale e la 5^ Batteria del III reggimento d’artiglieria della 16^ Divisione SS Reichsfuhrer, assieme a uomini del presidio tedesco di Castelfranco e ad alcuni fascisti rastrellano una settantina di persone. Gli ostaggi vengono rinchiusi nell’ammasso canapa di Castelfranco. Dopo un interrogatorio i sospetti partigiani vengono trattenuti a parte: nei locali dell’ammasso subiscono torture di ogni tipo.  All’alba del 17 dicembre 1944 dieci prigionieri sfiniti e agonizzanti sono condotti a Canova di San Cesario e fucilati sul greto del Panaro. Viene uccisa anche una donna incinta, la partigiana Gabriella Degli Esposti, nel dopoguerra decorata con la Medaglia d’Oro al Valor Militare. I corpi saranno ricoperti dalla neve e ritrovati solo a fine gennaio 1945.

















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