Il SIM Carabinieri, prima realtà sindacale dell’Arma dei Carabinieri, a seguito dell’ennesima aggressione avvenuta nella zona della stazione ferroviaria di Reggio Emilia, rinnova la propria forte preoccupazione sull’efficacia degli strumenti attualmente adottati.
“Pur riconoscendo il valore dell’operazione “Strade Sicure”, riteniamo che il problema della sicurezza non possa essere affrontato esclusivamente attraverso misure temporanee. L’area stazione, oggi fortemente degradata, necessita di una riconquista da parte dei cittadini onesti e di un intervento strutturale di riqualificazione urbana e sociale. I colleghi chiamati a operare nella zona affrontano quotidianamente rischi elevatissimi, in un contesto caratterizzato da degrado, illegalità diffusa e situazioni di forte tensione. È nostro dovere sottolineare che il solo presidio armato non basta: servono risorse adeguate, organici potenziati, dispositivi di sicurezza aggiornati e formazione specifica per affrontare scenari ad alta complessità.
Il SIM Carabinieri evidenzia anche l’importanza di ascoltare con maggiore attenzione i comitati civici e le associazioni di cittadini che da tempo denunciano con coraggio le criticità della zona. Le loro istanze devono diventare parte integrante di un piano di intervento serio e coordinato, che metta al centro la rigenerazione dell’area e la restituzione della sicurezza alla comunità. In questo contesto, il SIM Carabinieri accoglie con favore la proposta del nostro Comandante Generale di reintrodurre la figura del carabiniere ausiliario, opportunamente formato, che potrebbe rappresentare un prezioso rinforzo per gli organici. Tale misura permetterebbe di rispondere con maggiore prontezza all’attuale crescente domanda di sicurezza, oggi rappresentata anche dalle esigenze straordinarie (divenute oramai ordinarie) di operazioni come “Strade Sicure” — o “Strade Insicure”, a seconda di come la si voglia leggere.
Va sottolineato che la proposta di reintrodurre il carabiniere ausiliario era già stata avanzata in precedenza dal Dipartimento Affari Giuridici del SIM Carabinieri, che aveva previsto con lungimiranza la necessità di rafforzare gli organici per far fronte alle crescenti esigenze di sicurezza sul territorio. Per il SIM Carabinieri, la soluzione è chiara: basterebbe che il Governo garantisse strumenti adeguati e organici potenziati alle Forze di Polizia per rendere sicura una nazione, senza bisogno di ricorrere a soluzioni tampone o interventi straordinari che rischiano di diventare la norma. Chiediamo alle istituzioni locali e nazionali di investire con coraggio su una strategia di sicurezza integrata, che combini prevenzione, controllo del territorio, riqualificazione urbana e rafforzamento delle Forze dell’Ordine. Solo così potremo davvero restituire ai cittadini di Reggio Emilia il diritto a vivere in una città libera, sicura e vivibile.
Il SIM Carabinieri, infine, desidera esprimere il proprio apprezzamento ai Carabinieri reggiani che, in occasione della grave aggressione avvenuta ieri nella zona stazione, hanno saputo con grande professionalità e tempestività assicurare alla giustizia il responsabile dell’ennesimo episodio di violenza. Un segnale importante di efficienza e presenza dello Stato, che va sostenuto e potenziato”.
(SIM Carabinieri – Segreteria Provinciale di Reggio Emilia)