Si è svolto ieri, 28 aprile, il consueto incontro tra le Organizzazioni Sindacali e l’ufficio scolastico provinciale di Bologna per l’organico docenti del prossimo a.s. 2025/2026.
I tagli operati dal Governo sugli organici dei docenti con la Legge di Stabilità 2025, cominciano ad emergere con la crudezza dei numeri: per le scuole statali della provincia di Bologna avremo infatti 51 posti in meno!
Si tratta di tagli che scaricano, sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori, sulle famiglie e sulla qualità dell’istruzione pubblica, le scelte di un governo che invece preferisce investire in armamenti.
Come FLC CGIL abbiamo evidenziato, inoltre, che ancora una volta la discussione si è svolta in ritardo rispetto a tutte le operazioni sugli organici (a partire dai docenti perdenti posto) e che sostanzialmente si è trattato solo di un momento utile per prendere atto di dati e riduzioni comunque già decise.
Dall’incontro emerge un aumento degli alunni con Certificazione per l’Integrazione Scolastica (+260) a cui corrisponde, però, un incremento di solo 8 posti di sostegno.
In calo il totale delle iscrizioni (-1756): 27 alunni in meno su infanzia, 964 sulla primaria (a cui corrisponde il anche il calo maggiore di docenti -43 posti), sulla secondaria sono 166 in meno nel primo grado e 599 nel secondo grado.
Aumenta il numero dei docenti individuati soprannumerari: 32 su infanzia, 42 sulla primaria, 36 sulla secondaria di primo grado e 58 sul secondo grado.
Come organizzazione sindacale abbiamo denunciato che si continuerà ad avere classi sempre troppo numerose, dove probabilmente insisteranno più alunni/e con necessità di sostegno.
Si tratta dell’ennesima occasione persa per avere classi con un rapporto alunni/docente adeguato visto il calo delle iscrizioni.
Ancora una volta, si taglia sul perimetro pubblico del paese, facendo cassa sui diritti fondamentali previsti dalla nostra Costituzione e togliendo risorse alla conoscenza e al futuro di tutte e tutti.
(Gabriele Caforio – Segretario generale FLC CGIL Bologna)