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Com’eravamo a Modena dal dopoguerra agli anni ’80

Un viaggio a metà tra interesse storico e urbanistico alla scoperta del recente passato. La ricostruzione, lo sviluppo, i primi piani regolatori in un volume rivolto alle scuole.

Case rase al suolo, edifici pubblici devastati, strade distrutte, acquedotti e fognature da rifare. Così si presenta Modena nell’immediato dopoguerra. Accanto all’entusiasmo per la conclusione del secondo conflitto mondiale, la dolorosa consapevolezza delle ferite. La zona più colpita dai bombardamenti fu quella adiacente alla stazione ferroviaria, che comprendeva anche il complesso dell’ex Cittadella, stadio e macello a ovest, stabilimenti industriali a nord, abitazioni a sud-est. La necessità di ricostruire dando ordine alla città inizia a far parlare di urbanistica e piani regolatori.

Le trasformazioni urbanistiche che hanno mutato il volto della città nel trentennio dal ‘47 agli anni ’80 sono ricostruite in un volume destinato alle scuole, “Dal dopoguerra agli anni Ottanta”, pubblicato dall’Assessorato all’Istruzione del Comune di Modena.

Il volume (63 pag, 10 €) curato da Patrizia Curti e Antonella Battilani, è illustrato da un ricco corredo di immagini storiche provenienti dalle Raccolte Fotografiche Panini. E’ stato distribuito gratuitamente a tutte le scuole di Modena ed è in vendita presso la sede della Raccolte Fotografiche Panini, in via Giardini 160.

















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