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Uccise marocchino dopo lite, condananto all’ergastolo operaio di Marano

aulatribunaleIl gup Domenico Truppa ha condannato all’ergastolo, con rito abbreviato, Stefano M., operaio 36enne di Marano accusato di aver ucciso con una fucilata, la sera del 27 febbraio 2008 a Tabina di Magreta, Khalid Moukhliss, marocchino di 24 anni.

Movente dell’omicidio, secondo gli inquirenti, l’ambiente della droga. Il 27 febbraio di un anno fa, Stefano M. si  incontrò con Moukhliss in un parcheggio di Magreta, probabilmente per uno scambio di droga, ma ne scoppiò una lite. L’operaio prese il fucile del padre e sparò al magrebino, uccidendolo, poi fuggì. Venne fermato i lgiorno dopo dagli agenti della Squadra Mobile.

Durante il rito abbreviato, il gup ha posto come aggravante il fatto che l’operaio, contestualmente all’assassinio, aveva rapinato un quantitativo di droga. In più, è stato considerato il porto abusivo dell’arma. Il gup ha anche fissato una provvisionale di 50.000 euro a favore del fratello della vittima, che si è costituito parte civile.

I legali dell’operaio, Mario Marchiò e Gianluca Scalera, hanno definito ‘incomprensibile’  la pena, anche sotto il profilo penale. Verrà presentato ricorso in appello.

















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