La proposta di condono edilizio deve essere cancellata dalla Finanziaria 2004. Lo chiedono la Provincia di Modena e 38 Comuni che nei giorni scorsi hanno sottoscritto un documento inviato giovedì 23 ottobre alla Regione Emilia Romagna per appoggiare l’intenzione espressa dalla giunta regionale di opporsi al condono, sia attraverso il ricorso alla Corte costituzionale sia con uno specifico intervento legislativo.
Nel documento si sottolinea come la proposta di condono edilizio sia “negativa, dannosa e da respingere” perché contrasta con la ripartizione delle competenze fissate dal titolo V della Costituzione, per le conseguenze che può comportare per il territorio e l’ambiente e perché, “anche nella realtà modenese, caratterizzata da un buon livello di governo e di controlli che registra pochi (e non eclatanti) casi di contenzioso in materia, la sua reiterazione, invece di incentivare un’etica della responsabilità e del rispetto delle leggi e delle regole, induce al contrario a un possibile aumento delle irregolarità”.
Tra i firmatari del documento, presentato nel corso della Conferenza delle autonomie locali di lunedì 20 ottobre, ci sono tutti i principali Comuni modenesi (dal capoluogo a Carpi, da Sassuolo a Formigine, da Mirandola a Castelfranco) e un’ampia rappresentanza di tutti i territori, anche della montagna, come Pavullo, Frassinoro, Lama, Sestola, Serramazzoni, Montecreto, Montese, Palagano, Polinago e Zocca.