Circa un terzo degli occupati italiani sono lavoratori “atipici”. Lo la Associazione artigiani Cgia di Mestre in uno studio sulla incidenza di questo genere di contratti sul tutto il territorio nazionale e che vede le regioni del Centronord in testa alla classifica.
Secondo questo studio i lavoratori atipici (collaborazioni coordinate e continuative – Co.Co.Co. – part time, a tempo determinato e “in affitto”) sono 6.936.855, pari al 31,78 per cento del totale degli occupati. In cifre assolute il numero maggiore di lavoratori atipici si trova in Lombardia, seguita dal Veneto e dalla Emilia Romagna.
Se, invece, si calcola la percentuale di lavoratori atipici sul numero di lavoratori in genere, la classifica è guidata dal Trentino Alto Adige, seguito dalla Valle d’Aosta, dal Friuli Venezia Giulia e dall’Emilia Romagna. Chiudono la classifica Molise, Basilicata e Campania.