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Emilia Romagna: far west su treni notturni

“Atti di vandalismo, furti, viaggiatori abusivi, minacce: sui treni notturni siamo di nuovo al far west”. La denuncia è della Filt-Cgil dell’ Emilia-Romagna, che lamenta l’assenza di interventi efficaci da parte di Trenitalia e dei Prefetti a tutela della sicurezza di viaggiatori e ferrovieri.
In particolare, nel mirino il treno 1651 Milano-Napoli-Reggio Calabria che il venerdì sera spesso trasporta persone che pretendono di viaggiare senza biglietto, agevolate anche dalla chiusura notturna delle biglietterie.


A quanto riferisce la Filt-Cgil, nella notte tra il 14 e il 15 novembre due viaggiatori trovati senza biglietto nei pressi della stazione di Bologna hanno picchiato due agenti della Polfer che volevano identificarli. Questi, aiutati da alcuni colleghi, hanno poi condotto i due negli uffici della Polizia Ferroviaria e li hanno arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. Ma altri sei viaggiatori abusivi sono scesi dal treno e si sono sdraiati
davanti al locomotore bloccandolo, mentre altri hanno preso alcuni sassi dalla massicciata e li hanno scagliati contro gli agenti. Il sindacato parla anche di un “assalto alla stazione
di polizia” che però, secondo la Polfer bolognese, è stato
solo “un pò di parapiglia”. Alla fine, anche in seguito ai
rinforzi di carabinieri e agenti arrivati con gazzelle e volanti
in servizio in città, tutto è tornato sotto controllo: i sei
si sono alzati dai binari (il treno è partito con un’ ora di
ritardo) e sono stati identificati e denunciati per interruzione
di pubblico servizio. Gli altri manifestanti invece alla fine
hanno fatto il biglietto e sono ripartiti.

Il problema comunque rimane. “Siamo molto preoccupati –
scrive la Filt-Cgil in un comunicato – di cosa potrà accadere
le prossime notti al treno 1651, come ad altri treni noti.
Perché quel treno non trasporta tifosi, ma viaggiatori abituali
che tutti i venerdì salgono in prevalenza a Parma, Reggio
Emilia, Modena e Bologna diretti verso Napoli e Salerno e, come
tutte le volte, il personale di bordo sarà impegnato nel
tentativo di arginare l’ abusivismo e l’ elusione con
interminabili discussioni e minacce. Ma qui si sta andando ben
oltre – continua la nota – Siamo alle percosse, a gente che non
ha paura di tirare calci e pugni ai poliziotti, figuriamoci a un
povero capotreno che, completamente dimenticato da Trenitalia,
dovrebbe tentare, da solo, di fare pagare il biglietto e se, per
‘disgrazia’, si tratta di personale femminile, questi ‘clienti’
si sentono ancora più spavaldi e forti. Ma cosa stanno
aspettando Trenitalia, Polfer e chi dovrebbe intervenire, come
Prefetti e ministero dell’ Interno?”.

Il sindacato chiede un intervento costante da parte di
Trenitalia e forze dell’ ordine. “Vogliamo che sempre, finché
ci saranno in circolazione treni-notte con queste
caratteristiche, ci siano squadre complete di controlleria (3-4
controllori) rinforzate nelle giornate più a rischio e
coadiuvate da pattuglie della Polfer per le tratte di scorta
più esposte, e che possano contare sull’ appoggio a terra di
Uffici Polfer con presenze anche nelle ore notturne. E crediamo
che Trenitalia e Polfer debano farsi carico a livello centrale
dell’ organizzazione di questi servizi”.

In Emilia-Romagna, da circa un anno la Polfer organizza
servizi di appoggio alle squadre di controlleria sui treni
notturni ritenuti a rischio.

















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