Dal 1 luglio 2001 al 15 dicembre 2003 i comuni del Sistema di protezione hanno dato accoglienza a 4265 stranieri, soprattutto richiedenti asilo, provenienti da Medio Oriente, Corno d’Africa ed Africa. Circa 1200 persone sono state integrate sul territorio e 287 sono stati i rimpatri assistiti
nelle aree d’origine, con una rete di accoglienza e protezione diffusa nel paese.
E’ questo il bilancio dell’attività svolta nel 2001-2003 dai Comuni finanziati dal Fondo Europeo dei Rifugiati, presentato oggi durante un incontro con i rappresentanti del ministero dell’Interno, dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni, dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati
(Unhcr) e dell’Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
Nel corso dell’incontro è stato presentato il sito internet del Servizio Centrale del Sistema di protezione per richiedenti
asilo e rifugiati che ha l’obiettivo di fornire informazioni sui richiedenti asilo, rifugiati e stranieri presenti in Italia con protezione umanitaria, e sui servizi di accoglienza disponibili a livello locale.
I dati – è stato osservato oggi durante il convegno – confermano il ruolo essenziale delle autonomie locali sul sistema dell’accoglienza e protezione e la funzione di coordinamento svolta all’Anci nel quadro del Sistema di interventi decentrati e in rete (Sid), secondo la linea
inaugurata dal Programma nazionale asilo nel 2001 e ratificata dalla legge 189 del 2002 con l’istituzione del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
Il dirigente dell’area asilo del ministero dell’Interno, Angelo Carbone, ha assicurato che a fine febbraio potranno essere distribuiti agli enti locali i finanziamenti relativi al
Fondo per i servizi dell’asilo, pari a 5,16 milioni di euro ma ha aggiunto che altri 6 milioni di euro dovrebbero con ogni probabilità essere assegnati dal ministero dell’Interno e che tutto il fondo per il 2004 potrebbe essere assegnato entro il
mese di maggio.