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Sassuolo: Giampaolo Pansa agli “Incontri con l’Autore”

giampaolopansaTornano domenica prossima, 18 ottobre, gli “Incontri con l’Autore”, la rassegna culturale delle Fiere d’Ottobre promossa dal Comune di Sassuolo ed Sgp, con l’organizzazione di Roberto Armenia e il contributo di Enia Energia.  Sul palco allestito in piazza Garibaldi, a partire dalle ore 16, salirà Giampaolo Pansa che, intervistato da Roberto Armenia, presenterà il suo ultimo libro dal titolo “Il Revisionista”, edito da Rizzoli. Contemporaneamente verrà presentato in anteprima il nuovo libro di Adele Glisendi “La sposa tradita” edito sempre da Rizzoli.

Il libro ricostruisce e racconta l’avventura umana e intellettuale di Giampaolo Pansa.

Per lui non “è un mestiere facile il revisionismo. Soprattutto se stai dentro un partito che non perdona chi devia dalla strada decisa dalla nomenklatura. Io mi sono sempre salvato – scrive ne “Il revisionista”- perché non ho mai preso la tessera di nessuna parrocchia politica. Tanto meno di una parrocchia rossa” e “da anarchico individualista”, sostiene che “non c’è riformismo senza revisionismo”. Sostiene anche che “tutte le sinistre italiane, in realtà, sono sempre state iper revisioniste quando conveniva loro esserlo. Pensiamo a Stalin. Prima grande padre buono poi despota feroce. Tito: dipinto dal PCI come un eroe della libertà dei popoli poi sputacchiato quando rompe con l’Unione Sovietica”.

“Il revisionista” non è un libro provocatorio, a tesi, né il racconto di una sola parte italiana. E’ la storia di un percorso e degli incontri che hanno segnato un uomo, da quando, a otto anni, sente dire a sua nonna Caterina, comunista, che sono “assassini come i tedeschi” i capi che mandano a morire ragazzi “in nome di Stalin”.

Ha 19 anni, quando incontra il primo amore, Gianna che, quindicenne, fu rapata a zero in piazza, dopo avere visto “accoppare dai partigiani”, nel cortile di casa, suo padre fascista, un padre che era un ingenuo e un buono. Dopo avere visto disumane ferocie su uomini e donne, Gianna sarà sempre presente in Giampaolo Pansa uomo, intellettuale, scrittore-giornalista. Grazie a lei Giampaolo Pansa ascolta anche gli sconfittiper denunciare le mistificazioni imposte dai vincitori, perché “la profonda ferita apertasi in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale non si è ancora rimarginata”. “Il revisionista” ricostruisce e racconta le stragi compiute anche dai partigiani, anche dopo la fine della guerra, dopo il 1945. Nonostante la “pace” in Italia, “ le vendette contro i fascisti e i loro familiari innocenti hanno provocato dai venti a trentamila morti. Dimenticati per mezzo secolo”. Per cui, ripercorrendo fatti, misfatti, protagonisti di 40 anni di storia italiana, vissuti in prima persona per mestiere, racconta anche la genesi dei propri libri e giornali nei quali ha lavorato. Così che “Il revisionista” è anche una storia critica del giornalismo in Italia (“fare il cronista non è un mestiere facile, richiede spessore umano, intuito, rapidità, cultura”) con una ricca e diversificata galleria di direttori di testate e colleghi, ritratti impietosi. E’un atto di accusa contro tanti, tantissimi cosiddetti intellettuali di sinistra, “firmaioli” e “forcaioli” contro il Commissario Luigi Calabresi “Quella campagna ebbe una bandiera del disonore: il manifesto contro Calabresi, firmato da ottocento eccellenze della cultura, dell’università, del sindacato, della politica, del cinema e del giornalismo” . Un solo rammarico per Giampaolo Pansa (che si rifiutò di partecipare al “tiro al bersaglio” contro il Commissario Calabresi): “non avere fatto abbastanza per difenderlo, come avrei dovuto”. “Il revisionista” ricostruisce e racconta anche gli anni tragici del terrorismo, la storia e la vita della “chiesa politica”, del comunismo e delle sue grandi bugie, del partitone rosso , dei suoi uomini.

Giampaolo Pansa sarà presente sul palco di piazza Garibaldi a partire dalle ore 16 di domenica 18 ottobre, intervistato dal giornalista modenese Roberto Armenia. Al termine della presentazione Pansa sarà a disposizione del pubblico per rispondere alle domande e dedicare copie del suo libro.

















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