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Modena: da aprile in scena la Pop Art dal ’56 al ’72

Si inaugura domenica 18 aprile
alle ore 11 a Palazzo Santa Margherita e alla Palazzina dei Giardini di Modena la grande mostra Pop Art UK: British Pop Art 1956-1972, che si concludera’ il 4 luglio. E’ la prima grande ricognizione italiana su un momento cruciale della storia dell’arte e del costume del XX secolo.

La mostra, organizzata dalla Galleria Civica di Modena, curata da Marco Livingstone – il maggiore esperto mondiale dell’argomento – e Walter Guadagnini – direttore della Galleria Civica di Modena – presenta circa sessanta opere dei protagonisti della straordinaria stagione dell’arte inglese dalla meta’ degli anni Cinquanta agli inizi degli anni Settanta, con opere e autori celebri e meno celebri, che hanno concorso in modi diversi alla nascita del mito della Swinging London, entrata nell’immaginario collettivo non solo degli appassionati d’arte.

Gli artisti presenti sono: Clive Barker, Peter Blake, Derek Boshier, Pauline Boty, Patrick Caulfield, Antony Donaldson, Richard Hamilton, Jann Haworth, David Hockney, Allen Jones, R.B.Kitaj, Gerald Laing, Nicholas Monro, Eduardo Paolozzi, Peter Phillips, Colin Self, Richard Smith e Joe Tilson.


Il periodo preso in considerazione permette di leggere le origini del fenomeno, attraverso l’opera di Richard Hamilton, Peter Blake (l’autore della copertina forse piu’ famosa della discografia di tutti i tempi, quella di Sgt. Pepper Lonely Hearts Club Band dei Beatles), Eduardo Paolozzi e Richard Smith, gli sviluppi avvenuti nei primissimi anni Sessanta all’interno del cosiddetto RCA Group (Phillips, Jones, Hockney, Caulfield, Boshier, Tilson) e la presenza di figure non inscrivibili a un gruppo preciso ma fondamentali per comprendere la vastita’ e la variet` delle poetiche poste in campo.

Per l’Italia, si tratta di una prima assoluta, e molte delle opere esposte non sono mai state viste dal vero nel nostro Paese. Tra i principali lavori esposti, si ricordano la versione del 1991 dello storico collage di Richard Hamilton che e’ considerato l’incunabolo della Pop internazionale, Just What is it that Makes Todays Homes so Different, so Appealing, il grande Gold Guggenheim del 1965-66 dello stesso Hamilton proveniente dal Louisiana Museum di Humlebaek, Locker, Girlie Door e Kim Novak Wall del 1959 di Peter Blake. Una selezione dal leggendario portfolio Bunk di Eduardo Paolozzi, i giganteschi Staggerly di Richard Smith e Buses di Allen Jones provenienti dalla National Gallery of Wales di Cardiff, due dipinti pressoche’ inediti di David Hockney, The last of England? e Sam who Walked Alone by Night, entrambi del 1961, le composizioni storiche di Joe Tilson A-Z Box e For Jake and Anna, il dipinto di Peter Phillips Gravy for the Navy del 1963 proveniente dal lOldham Art Gallery, Christ at Emmaus proveniente dal Royal College of Art e una inedita versione di Leaving Arabia di Patrick Caulfield, una serie di opere inedite di Colin Self provenienti da una collezione privata italiana.

La mostra sara’ accompagnata da un catalogo contenente i saggi dei curatori, la riproduzione a colori di tutte le opere esposte, accompagnate da una scheda di Marco Livingstone, le biografie e le bibliografie degli autori e alcuni saggi di corredo sui rapporti tra la Pop Art inglese e lItalia. L’iniziativa e’ la prima di un ciclo che intende, nel corso dei prossimi cinque anni, analizzare approfonditamente le vicende della Pop Art internazionale.
Le prossime tappe saranno dedicate alla situazione italiana, poi a quella americana e infine a quella europea.

















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