Il Comune di San Cesario sul Panaro ha deciso di costituirsi Parte Civile nel processo celebrato oggi al Tribunale di Modena e che vedeva coinvolta l’azienda Emiliana Rottami con imputato P.G., il legale rappresentante della ditta, per la quale il sostituto procuratore Fausto Casari ha formulato l’accusa di «emissioni di polveri vetrose atte ad offendere» in base all’articolo 764 del codice penale. L’imputato ha chiesto di estinguere il reato tramite l’oblazione speciale a cui è stato ammesso, quindi pagherà una cifra pari a 104 euro, come previsto dal codice stesso.
«E’ un atto dovuto – dichiara il sindaco Valerio Zanni – che dimostra come l’Amministrazione comunale tenga in forte considerazione la salvaguardia della salute dei cittadini. Ci ha sorpresi il fatto che nessun altro abbia seguito il no-stro esempio, soprattutto Legambiente, che tanto ha puntato su questo tema in questi anni. Va precisato – continua il primo cittadinino – che comunque l’Amministrazione comunale assieme alla Provincia sta perseguendo la realizzazione di un unico sito produttivo, di cui peraltro l’azienda ha già presentato una ipotesi di fattibilità con relativo progetto e con la previsione di varie alternative della viabilità di accesso così come prescritto per tutelare la salute pubblica».
Il Comune ha stilato un documento in cui si prende in considerazione la realizzazione di un unico sito produttivo in spazi adeguati e con le caratteristiche tecniche e produttive che soddisfino le normative vigenti, soprattutto in termini di tutela del disagio ambientale esterno, con l’individuazione quindi di un’area idonea, con conseguente viabilità dedicata e adeguata al tipo di trasporto che avviene per quelle lavorazioni: con opere di mitigazione adeguate per non far uscire all’esterno dell’area individuata, rottami di vario tipo ed evitare in particolare lo spargimento di polveri di vetro dovuto all’azione dei venti.
In fututo, quindi, si potrà vedere realizzato un impianto nuovo con le tecnologie all’avanguardia e allo stesso tempo con la realizzazione di contenimento del disagio verso l’esterno.
A conoscenza dell’esistenza di certificati medici presentati da residenti nell’area vicina alla ditta, nei quali si lamentavano patologie legate alla vista e alle vie respiratorie, il sindaco ha provveduto a richiedere ai medici stessi se vi fosse una correlazione fra le patologie riscontrate e la presenza dei cumuli di vetro. Avendo avuto in tal senso risposte negative, l’Amministrazione comunale non ha riscontrato gli elementi per procedere ad atti successivi.