La giunta ha incontrato ieri sera i residenti della zona di Rometta Bassa per raccogliere le indicazioni per il Bilancio partecipato. In questa zona le questioni di maggiore interesse riguardano il futuro dell’area Cisa Cerdisa, la pericolosità della circonvallazione che attraversa il quartiere, la prospettiva di realizzazione di un edificio Erp al termine di via Torino.
Inoltre sono stati segnalati diversi problemi riguardanti condotte fognarie e illuminazione e alcuni preoccupanti segnali di microcriminalità e spaccio.
A proposito dell’area Cisa Cerdisa, assente l’assessore all’urbanistica Claudia Severi, il sindaco Luca Caselli ha parlato di un progetto complesso “ma che intendiamo portare avanti, parlando e accordandoci con tutti, a partire dal Comune di Fiorano, che è interessato all’area quanto noi”. Incontri sono stati avviati con molti soggetti e fra questi Coop Estense, che nella zona intende realizzare un iper-mercato: “La nostra ipotesi è quella – ha spiegato Caselli – di evitare almeno la galleria dei negozi collegati all’iper, che potrebbe avere un effetto deleterio sul centro storico sassolese, spostando in questa zona il baricentro del commercio”. Altra preoccupazione dei residenti riguardo alla zona Cisa Cerdisa, è per le coperture che potrebbero essere in eternit e che stanno cominciando a deteriorarsi. Il sindaco ha assicurato immediate verifiche.
A proposito di via Circonvallazione è stata avanzata la proposta di un autovelox fisso sulla curva che precede l’intersezione con via Torino, punto che viene percorso ad altissime velocità, con grave pericolo per chi cerca di attraversare. Il vicesindaco Gian Francesco Menani ha spiegato che la classificazione attuale della circonvallazione non permette l’installazione di autovelox fissi ma solo di impianti mobili, che però hanno uno scopo sanzionatorio e non preventivo. Un tentativo sarà quello di modificare la classificazione della strada.
Per quanto riguarda l’edificio popolare previsto in via Torino, il sindaco Caselli aveva preso in campagna elettorale l’impegno di non farlo realizzare e ha ribadito l’impegno: “Non penso a un edificio popolare secondo le caratteristiche e le graduatorie attuali. Noi vogliamo evitare ghetti e vorremmo modificare anche i criteri generali di accesso agli alloggi erp. Comunque per quanto riguarda questa costruzione se e quando sorgerà, i criteri di assegnazione li deciderà la giunta attuale e saranno riservati a persone anziane e giovani coppie. Potete stare tranquilli sulla coerenza di questi criteri con quanto abbiamo sempre sostenuto”.
Una zona che ha portato diverse segnalazioni è quella di via Messineo e dintorni, dove sono stati evidenziati tratti di fognatura mancanti e lavori già eseguiti in passato che non hanno risolto il problema: la portata di acqua è ancora eccessiva e spesso i seminterrati restano allagati. Inoltre nella stessa zona sono state segnalate carenze di illuminazione e episodi di microcriminalità e spaccio.
A tutte queste istanze ha risposto il vicesindaco Menani: “Stiamo intervenendo in molte zone di Sassuolo per sistemazioni delle condotte fognarie e altre manutenzioni abbiamo già fatto sopralluoghi anche nella zona in questione ma torneremo. Per quanto riguarda la microcriminalità invece siamo costantemente al lavoro sul territorio, ma stiamo cercando di andare oltre il fermo del piccolo spacciatore, risalendo alle origini del fenomeno e ai mandanti dello spaccio. Per questo, oltre a contare come sempre sull’efficienza delle forze dell’ordine, Polizia di Stato e Carabinieri, presenti sul territorio, stiamo lavorando per assegnare compiti di indagine anche alla Polizia Municipale. Il prossimo anno, oltre ad assumere alcuni nuovi agenti, terremo a partire da gennaio un corso di Polizia giudiziaria con un docente altamente qualificato, che darà ai nostri agenti i migliori strumenti operativi”.
Infine un richiamo, su richiesta di uno dei presenti, alla situazione dei luoghi di culto islamico: “In via Cavour la nostra intenzione è quella di non concedere più la riapertura – ha detto Menani – perché secondo noi anche una volta sanato l’abuso le condizioni non sussistono più. La struttura di via Regina Pacis invece ha la concessione fino al 15 dicembre, che poi non verrà più rinnovata”.