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Tavolo regionale imprenditoria su bilancio regionale

denaro1È un giudizio per alcuni aspetti positivi, ma non privo di qualche critica, quello che ha espresso il Tavolo Regionale dell’Imprenditoria (che riunisce come noto 15 Organizzazioni economiche che fanno capo ai settori dell’agricoltura, dell’artigianato, della cooperazione, della piccola e media industria e del commercio) sul bilancio presentato dalla Regione Emilia Romagna per il 2010, nell’ambito dell’udienza conoscitiva tenuta dalla Commissione assembleare Bilancio Affari Generali ed Istituzionali.

L’intervento del Tavolo dell’Imprenditoria, attualmente guidato da Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna, ha focalizzato “l’attenzione in primo luogo sullo scenario economico e sociale di riferimento – sottolinea Marco Venturelli, direttore di Confcooperative Emilia Romagna, in qualità di coordinatore del comitato sul bilancio del Tavolo – che viene ampiamente condiviso, parimenti alle preoccupazioni sulla manovra finanziaria dello Stato per il prossimo anno, la cui indeterminatezza anche in termini di gestione del rapporto con i governi regionali, crea diverse preoccupazioni. Il bilancio di fine legislatura della Regione Emilia Romagna risulta inequivocabilmente condizionato dallo stato di profonda crisi economica ed occupazionale che ha portato ad interventi con misure anticrisi finalizzate a preservare il valore del ‘capitale umano’ e a convogliare risorse a favore degli ammortizzatori sociali”. Le Organizzazioni del Tavolo giudicano positivamente la scelta di sostenere le imprese tramite risorse assegnate in gestione ai consorzi fidi, sia per agevolare l’accesso al credito delle imprese che per l’effetto moltiplicativo che la garanzia produce.

“Questo intervento delle Regione – afferma il T.R.I. – concede contributi ai confidi ad incremento del patrimonio per l’iscrizione all’art. 107 del TUB (Testo Unico Bancario), permettendo agli stessi consorzi di trasformarsi in intermediari finanziari e quindi a rifinalizzare a quel medesimo scopo i fondi già ottenuti in gestione negli anni scorsi”.

Meno positivo il giudizio delle Organizzazioni del Tavolo sull’operato della Regione sul fronte infrastrutturale (sistemi di mobilità, rete stradale, trasporto merci, ecc.), nell’ambito del quale viene evidenziata una scarsa volontà di operare interventi per le grandi infrastrutture che superino una logica campanilistica, facendo emergere uno scarso coraggio nel mobilitare risorse per accelerare la realizzazione di progetti di grande interesse regionale (fiera, aeroporto, ecc.).

“Inoltre ci saremmo aspettati – ha rilevato ancora Venturelli – un maggiore sforzo della Regione, seppure in un contesto di crisi economica, per l’individuazione di risorse destinate allo sviluppo imprenditoriale, in funzione di un intervento che va sia nella direzione di superare la crisi attuale, sia di approntare un efficace sostegno che ponga i settori economici in condizioni tali da poter ‘agganciare’ al meglio la ripresa, fin dai suoi primi segnali”.

Due ultime sottolineature vengono dal Tavolo anche per quanto concerne la richiesta di operare per ridurre il peso della quota di IRAP di competenza regionale, nonché in merito alla necessità di porre maggiore attenzione all’attuazione di un equilibrata distribuzione delle risorse che si renderanno disponibili nei vari settori economici regionali a fronte anche dell’azione che la Regione dovrà continuare a portare avanti per ridurre come già avviato i costi dell’apparato burocratico e per procedere ad una sempre più spinta semplificazione amministrativa.

















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