Un piccolo imprenditore sassolese è stato arrestato dai carabinieri per tentata estorsione. Con lui sono finite in manette altre 5 persone, tutte domiciliate nel sassolese.
L’uomo, G.S. 60 anni, dopo aver venduto la sua ditta di meccanica di Sassuolo a due imprenditori – con il vincolo di non riavviare altrove l’attività economica nel campo della produzione di profilati per almeno 5 anni – ha ripreso a lavorare. I due nuovi titolari della ditta sassolese gli hanno fatto causa; vincendola non devono più pagare l’intera somma stabilita. Ma l’ex imprenditore non si è trovato d’accordo, voleva altro denaro (450.000 euro). Così ha deciso di rivolgersi a L.A., 50 anni e al figlio, M.A. di 30. Questi – secondo le indagini – assieme ad un altro uomo, F.L., 45 anni, hanno messo in piedi un’estorsione, assoldando altre due persone: G.M., 26 anni, e M.C., di 38.
Avvertimenti e intimidazioni ad uno dei due imprenditori culminate, il 29 maggio scorso, con alcuni spari contro la casa della vittima nella frazione San Michele dei Mucchietti. Le indagini dei militari hanno portato, il 1° giugno scorso, all’arresto degli ultimi due – G.M. e M.C. – in flagrante, mentre ritiravano i soldi dall’imprenditore taglieggiato. Le successive indagini, coordinate dal dott. Tibis della Procura della Repubblica di Modena, hanno consentito di risalire all’intera compagine promotrice dell’attività estorsiva.
Ieri sono finiti in manette l’ex imprenditore e gli altri componenti il sodalizio criminale. Nei loro confronti sono stati raccolti indizi, gravi e concordanti, circa la loro partecipazione nell’ideare, promuovere ed attuare nelle varie fasi in cui si è susseguita l’azione intimidatoria estorsiva, tanto da portate all’emissione da parte del Gip del Triunale di Modena di ordinanza di custodia cautelare in carcere. Denunciata una donna di 22 anni, ritenuta complice.