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Natale, Coldiretti: nel primo week end giù gli acquisti e record di aumenti per panettone e pandoro

pandori_e_panettoniParte male il periodo natalizio sotto il profilo dei consumi. In base ad un monitoraggio del Codacons, il primo week end di dicembre, solitamente dedicato agli acquisti di addobbi per la casa e ai primi regali, ha fatto registrare un generalizzato calo degli acquisti, con punte fino al 20% rispetto agli scorsi anni nelle grandi città come Roma e Milano.

A risentire particolarmente della crisi e della scarsa propensione al consumo da parte delle famiglie è stato il settore degli addobbi per la casa, caratterizzato quest’anno dalla tendenza al riciclo o all’acquisto del minimo indispensabile. Chi ha comprato, ha preferito limitare le spese o spostare gli acquisti verso tipologie di esercizi commerciali particolarmente convenienti.

Per i regali, invece, la tendenza in questo primo week end è stata quella a girare per negozi e centri commerciali al fine di farsi delle idee e controllare i prezzi in modo da rientrare nei budget di spesa, senza però effettuare grandi acquisti.

E proprio sul fronte regali, il Codacons propone alle famiglie in difficoltà di donare ad amici e parenti la “promessa di regalo’. “Chi per motivi economici non riuscirà a regalare qualcosa ad una persona che ha a cuore – spiega il Presidente Carlo Rienzi – potrà donare a Natale una “promessa di regalo’, impegnandosi a regalare qualcosa dopo le feste, quando cioè i prezzi scenderanno e si entrerà nel periodo dei saldi’.

Record di aumenti per panettone e pandoro

Come ogni anno il Codacons ha monitorato i prezzi dei prodotti natalizi in vendita presso la piccola e grande distribuzione.

Il record dei rincari spetta ai prodotti alimentari, in particolare panettone e pandoro i cui prezzi medi viaggiano attorno ai 7,90 euro fino ad arrivare ai 15 euro per le marche più prestigiose. Seguono torroni, spumanti, frutta secca e dolciumi vari. Solo nel settore alimentare – prosegue il Codacons – gli aumenti medi rispetto al 2008 si aggirano nell’ordine del 10%.

Per gli addobbi per la casa i rincari medi sono dell’8%, e la classifica è guidata da palline, albero vero, festoni, candele, centrotavola e lucine. Stabili i listini del presepe. Scendono invece del 5% i prezzi degli alberi sintetici grazie ad una maggiore diversificazione di prodotti e alla presenza massiccia di alberi “made in china”.

Nel settore dei regali, i giocattoli aumentano del 7% mentre abbigliamento e calzature segnano un +5%. Complessivamente – conclude l’associazione – la spesa procapite per il Natale 2009 tra alimentari, casa e regali non supererà i 200 euro, e sarà caratterizzata da una generale tendenza al risparmio e all’acquisto “low cost”.

















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