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Modena: respinto anche il ricorso dell’Idv sulle elezioni amministrative

urna_elezioniDopo quello del Pdl-Lega Nord, dichiarato inammissibile,  il Tar (Tribunale amministrativo regionale) ha respinto anche il ricorso a suo tempo presentato dall’Italia dei valori, sempre rispetto a presunte irregolarità nel corso dello spoglio delle schede alle ultime elezioni amministrative per il Comune di Modena.

“Ho sempre sostenuto -dichiara il Sindaco di Modena Giorgio Pighi- che i ricorsi sono un diritto di ogni cittadino e quindi, se ci si ritiene danneggiati, è giusto presentarli. Un diritto da rispettare, perciò, così come sono da rispettare le relative sentenze, in questo caso favorevoli al Comune di Modena.

Quello che si deve sottolineare, invece, è la strumentalizzazione politica che sulla vicenda è stata praticata da vari esponenti politici, in particolare del Pdl, che proprio sui ricorsi hanno basato una campagna di disinformazione rivolta soltanto a nascondere il loro peggior risultato elettorale di sempre a Modena. Hanno perso le elezioni, si rassegnino, e le avrebbero perse comunque, visto che la coalizione di centro sinistra ha doppiato quella di centro destra come numero di voti.

Oggi -conclude il Sindaco- sono contento soprattutto perché le Istituzioni escono rafforzate da questo percorso, per il resto continueremo a lavorare come sempre per affrontare i problemi della città e dei modenesi”.

Il Comune di Modena era rappresentato in giudizio dall’Avv. Vincenzo Villani a tutela dell’operato complessivo dell’Amministrazione comunale. A questo riguardo l’Assessore ai servizi demografici Simona Arletti rileva l’importanza di una sentenza che riconosce la piena credibilità del servizio elettorale: ” Sapevamo già che, al di là di inevitabili sviste ed errori materiali, tutte le operazioni di voto si erano svolte regolarmente e con grande correttezza. La conferma del Tar è motivo di soddisfazione, non tanto per noi amministratori, ma piuttosto per le centinaia di persone che ad ogni scadenza elettorale prestano la loro opera e rendono possibile il regolare svolgimento delle consultazioni popolari”.

















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