Ho letto con interesse la lettera del sindaco Pighi pubblicato oggi dai giornali. E apprezzo il tentativo di calmare gli animi su questioni complesse come la religione, che attengono al sentimento morale e etico di ciascuno di noi. Però non credo che si possa ridurre l’idea di condivisione dei valori, a gesti seppure tradizionali e sentiti, come la deposizione dei fiori.
Come del resto dire che il valore in comune fra l’amministrazione cittadina e i cattolici è il rispetto per la persona umana, è di poco conto se non si definisce cosa si intenda per persona umana. Dare da bere agli assetati e da mangiare agli affamati è condivisibile, lo ha detto già qualche anno fa qualcuno di più importante di noi. E troverei difficile incontrare anima viva che non sia d’accordo in generale su questo argomento.
Ma se l’affamato e l’assetato si chiama Eluana Englaro? Ma se la vita da proteggere è quella del nascituro, persona umana già dal concepimento, come la mettiamo sul rispetto della persona umana? E se la persona umana è la donna che affronta l’aborto? Il rispetto significa dare una pillola come la RU486 e mandarla a casa a soffrire in solitudine? Oppure aiutarla, accoglierla, capire il dramma, e assicurarsi che l’aborto sia veramente l’unica strada, e non una scelta indotta da solitudine, difficoltà economiche, sociali e culturali?
E poi, è rispettoso di ciascuna persona provare a far passare con una legge finanziaria regionale il messaggio che non esiste più una sola famiglia, ma che ne esistono molte, e come tali coloro che hanno assunto un impegno davanti alla comunità, sia essa quella civile, o quella cattolica, in fondo hanno firmato carta straccia?
Le semplificazioni su argomenti complessi come la definizione di persona umana e il rispetto per essa, non aiutano a comprendere le posizioni, e di fatto dire che un cattolico e un laico – ma preferirei dire laicista – sono in disaccordo su aborto, divorzio, testamento biologico, e famiglie di fatto ma sono in accordo sul rispetto della persona umana, è un non senso per un cattolico. Non si può rispettare ciò che si vuol permettere per legge di calpestare.
Invito per questo il sindaco Pighi, che è persona saggia e di buon senso, a non confondere i buoni rapporti istituzionali fra vertici degli enti locali e Chiesa Cattolica, che sono auspicabili, e che la buona educazione impone, con una concordia di valori, dove la divergenza è totale, ed è basata sulla definizione stessa di persona umana.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)