Un milione e 300 mila euro per le imprese agricole dell’Emilia-Romagna. Dopo le misure sul credito varate nell’ultimo anno per i comparti maggiormente in crisi (lattiero-caseario, suinicolo e frutta), la Giunta regionale ha approvato oggi un nuovo programma operativo rivolto all’insieme delle imprese, senza distinzioni tra settori di produzione, attraverso la concessione di un aiuto de minimis sotto forma di concorso interesse sui prestiti di conduzione da concedere per il tramite degli Organismi di garanzia (Confidi agricoli).
“L’obiettivo dell’iniziativa regionale è di aiutare le imprese agricole a superare le grosse difficoltà che incontrano ad accedere ai prestiti bancari – ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni – in conseguenza della stretta creditizia che caratterizza il mercato finanziario mondiale. In un contesto segnato anche da una consistente riduzione delle entrate e quindi dei redditi agricoli, i produttori devono ricorrere al credito per reperire i capitali di anticipazione necessari alla conduzione aziendale”.
Il programma, che sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione del prossimo 30 dicembre, ha una dotazione finanziaria di 1 milione e 300 mila euro che serviranno ad abbattere il costo del denaro fino a due punti percentuali rispetto ai tassi applicati normalmente dalle banche. E’ suddiviso in due graduatorie per dare una maggiore flessibilità temporale ai bisogni delle imprese che potranno così presentare domanda alla propria Banca e al Confidi di appartenenza fino al 30 aprile 2010.
Il prestito alle imprese
Il sistema dei Confidi agricoli è sostenuto attraverso la legge regionale 43 del 1997 (e successive modificazioni) e composto, a seguito dei processi di fusione, da cinque Cooperative che operano a livello provinciale e interprovinciale. I Confidi provvedono direttamente all’istruttoria dell’istanza, alla concessione e alla liquidazione del contributo in conto interesse all’impresa beneficiaria utilizzando le risorse assegnate dalla regione.
I prestiti, che sono a breve termine con durata fino a 12 mesi, coprono le spese che l’imprenditore agricolo deve anticipare per il completamento del ciclo produttivo-colturale fino alla vendita dei prodotti. L’importo massimo del prestito per azienda è di 150 mila euro ed è calcolato attraverso parametri definiti con riferimento alle superfici coltivate, ai capi allevati o alle attività svolte. Sono ammesse le imprese che presentano richieste non inferiori a 6 mila euro.
Oltre all’abbattimento del tasso di interesse di due punti percentuali, i prestiti in questione beneficiano della garanzia offerta, con capitali propri, dai Confidi nonché delle condizioni di favore ricomprese all’interno delle convenzioni che gli stessi organismi hanno in essere con gli istituti bancari.