L’utilizzo del telefonino al volante continua ad essere una abitudine irrinunciabile per molti bolognesi nonostante la linea dura “tolleranza zero” in discussione in questi giorni contro chi ne fa uso senza dispositivi auricolari o vivavoce. Il centro Studi e Documentazione Direct Line, ha commissionato un’indagine all’Istituto di ricerche Nextplora per capire se e quanto i bolognesi rispettino le regole dell’uso del cellulare alla guida.
I risultati non sono certo soddisfacenti. Il malcostume tutto italiano di parlare al cellulare mentre si guida è ancora particolarmente diffuso in tutte le città d’Italia, con una media di circa il 17%, percentuale che aumenta al 24% se si considera la fascia d’età dei più giovani dai 18 ai 24 anni.
A conferma dell’atteggiamento pericoloso adottato dai bolognesi nei confronti del telefonino mentre si è alla guida, dalla polizia stradale continuano a piovere multe in tutta Italia, specialmente sulle strade regionali e provinciali. Nel solo mese di novembre, ad esempio, ne sono state erogate circa 2mila, mentre dall’inizio dell’anno le contravvenzioni stanno raggiungendo quota 40mila a livello nazionale.
In effetti è stato chiesto ai bolognesi se negli ultimi tempi abbiano adottato sistemi tecnologici in auto per poter utilizzare liberamente il cellulare, ma ben il 33,3% degli intervistati ha dichiarato di non aver provveduto ad installare nessun supporto elettronico. Il 39,4% utilizza l’auricolare, il 21% fa uso del bluetooth, il 16% usa il vivavoce e solo il 2% ha dichiarato di aver installato i comandi al volante.
Purtroppo però dal volante non è possibile leggere i messaggi, ed ecco che il 16,8% degli intervistati ha dichiarato di leggere e inviare sms anche durante la guida. Il 24,2% aspetta di fermarsi a un semaforo prima di leggere il testo, mentre un buon 31,4% assume un comportamento corretto e rinuncia alla curiosità, aspettando di essere completamente fermo. Ma le funzioni che un cellulare può offrire sono sempre maggiori e, di conseguenza, anche i motivi per incappare in una contravvenzione: l’ 8,4% dichiara di utilizzare il cellulare al volante anche per leggere le mail e il 2,5% si diletta nella navigazione su internet mentre è alla guida della sua auto.
“Ciò che oggi possiamo fare con i nostri telefoni cellulari è aumentato di parecchio rispetto a qualche anno fa”, commenta Barbara Panzeri, direttore marketing di Direct Line. “Parlare al cellulare mentre si guida compromette seriamente l’attenzione. Non più di un paio di anni fa è stato rilevato dall’Istituto Superiore della Sanità che guidare mentre si parla al telefono o in stato di ebbrezza comporta lo stesso rischio di provocare un incidente grave o mortale. Oggi i pericoli sono addirittura aumentati, viste le incredibili operazioni che si possono fare con il proprio cellulare, dalle mail alla navigazione su internet. Noi di Direct Line speriamo che la linea dura di cui si sta parlando in questi giorni possa scoraggiare quella parte di italiani che ancora non hanno compreso la vera pericolosità di questo atteggiamento, che purtroppo coinvolge ancora troppe persone”.
L’uso del cellulare alla guida è anche più pericoloso dello stato di ebbrezza.
Le conseguenze dell’uso del cellulare mentre si guida sono:
• Mancanza di giudizio nella moderazione della velocità
• Difficoltà nel rimanere nella corsia appropriata
• Incapacità nel riconoscere i rischi sulla strada e conseguente aumento dei tempi di reazione di fronte ai pericoli
• Aumento del rischio di collisione