domenica, 15 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeBassa modeneseDomani assemblea sul futuro di Apofruit di S. Martino Spino





Domani assemblea sul futuro di Apofruit di S. Martino Spino

CislPer discutere il futuro dello stabilimento Apofruit di S. Martino Spino, i sindacati alimentaristi hanno organizzato un’assemblea pubblica. Si terrà dopodomani – mercoledì 16 dicembre – alle 18 nel teatro Politeama di S. Martino Spino. L’iniziativa è annunciata in una lettera aperta che Fai-Cisl, Flai-Cgil di Modena e la rsu hanno scritto ai soci Apofruit, alle istituzioni modenesi e alle parti sociali.“In un periodo di crisi per il settore ortofrutticolo, crisi di mercato e di prezzi che esiste e che non vogliamo sottovalutare, Apofruit ci ha presentato un progetto di ristrutturazione non negoziabile – si legge nella lettera – Tale progetto ha uno dei suoi cardini nel futuro dello stabilimento di San Martino Spino, e non è un futuro roseo. Apofruit ci ha comunicato il prossimo spostamento della lavorazione della cipolla da San Martino Spino ad Altedo. Per una piccola parte dei lavoratori a tempo determinato resterà a San Marino Spino la sola lavorazione dei meloni e dei cocomeri, con circa due mesi di lavoro, mentre per il resto dell’anno e per gli altri lavoratori la cooperativa si impegna all’assunzione negli stabilimenti di Altedo e Vignola. Questo – sottolineano Fai,Flai e rsu – significa percorrere dai 130 ai 150 km al giorno per lavorare. Per i lavoratori fissi, impiegati e operai si prevede il trasferimento ad altro stabilimento o il licenziamento. Ci chiediamo, però, per quanto tempo si potrà, o si vorrà, tenere aperto uno stabilimento per la sola lavorazione dei meloni e cocomeri. Le pesantissime ripercussioni sul lavoro dipendente già giustificano ampiamente la nostra contrarietà al progetto di ristrutturazione. A essa aggiungiamo gli interrogativi sul futuro del sito e sul progetto, se ne esiste uno, per valorizzare il territorio e il lavoro dei soci. Apofruit – ricordano i sindacati – si era presentata nel 2007 proponendo lo sviluppo, la valorizzazione del territorio e un aumento della base sociale attraverso il potenziamento della produzione locale di meloni, cocomeri e, soprattutto, cipolle. L’incremento della produzione di cipolla è avvenuto, però in Romagna, a scapito di un’effettiva riduzione nel nostro territorio. Era questo il progetto iniziale di Apofruit? A vantaggio di chi? Va nell’interesse dei soci locali? Quali sono i soci al centro dell’attenzione di Apofruit? I soci sono tutti uguali? È credibile che con questo progetto si valorizzi il nostro territorio, con i suoi soci e i suoi lavoratori?” La lettera aperta si conclude con queste domande, alle quali Fai-Cisl, Flai-Cgil e rsu Apofruit vorrebbero che qualcuno desse risposta nell’incontro pubblico di mercoledì 16 dicembre. Un incontro che si preannuncia “caldo”, specie se dovessero intervenire i soci locali della cooperativa, espressamente invitati da sindacati e lavoratori.

















Ultime notizie