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Nasce l'”Alta Via dei Parchi” un itinerario appenninico di oltre 450 chilometri tra Emilia-Romagna, Toscana e Liguria

corno_alle_scaleDa Berceto nel parmense a La Verna in Toscana, passando attraverso ben sette parchi naturali, lungo il crinale appenninico che divide le regioni Emilia-Romagna, Toscana e Liguria. Nasce l’ “Alta Via dei Parchi”, un itinerario di oltre 450 chilometri voluto dalla Regione Emilia-Romagna, per promuovere un territorio di grande interesse naturalistico, paesaggistico e storico.

Collegato alle antiche vie dei pellegrini, Francigena e dei Romei, il percorso incontra l’eremo di Camaldoli, permette di visitare antiche pievi e borghi appenninici, ma offre anche la possibilità di immergersi in un ambiente naturale incontaminato e di grande suggestione: quello dei Parchi nazionali delle Foreste Casentinesi e dell’Appennino Tosco-Emiliano e dei parchi regionali delle Valli del Cedra e del Parma, dell’Alto Appennino modenese, del Corno alle Scale, dei Laghi di Suviana e Brasimone e della Vena del Gesso Romagnola, in un comprensorio che interessa le province di Bologna, Modena, Reggio, Parma, Forlì-Cesena e Ravenna.

Parte il progetto “Alta Via dei Parchi”, approvato oggi dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’ambiente Lino Zanichelli. A gennaio 2010 prenderanno il via gli interventi di collegamento, ripristino e segnaletica, con l’obiettivo di inaugurare l’itinerario nei primi mesi del 2011. A disposizione ci sono 1 milione e 300 mila euro di risorse regionali, cui si aggiungono altri 200 mila euro che verranno messi a disposizione dai diversi Parchi coinvolti.

“Vogliamo valorizzare il sistema dei parchi appenninici emiliano-romagnoli puntando soprattutto sull’eco-turismo, – ha spiegato Zanichelli – cresce infatti il numero di persone che scelgono di trascorrere il loro tempo libero a contatto con la natura e questo può rappresentare una grande opportunità per i territori montani. L’Emilia-Romagna offre da questo punto di vista tesori ancora troppo poco conosciuti.”

Oltre ad interventi sulla sentieristica, sulla segnaletica e i punti di sosta, il progetto prevede anche un forte investimento sul piano della comunicazione. A partire dalla creazione di un logo, di un sito internet, di materiale informativo e di gadgets, come il “taccuino dell’escursionista” e un timbro segnavia, per finire con una campagna di informazione in Italia e all’estero.

















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