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Bologna: Pm chiede 4 condanne per operaio morto in cantiere Tav nel 2004

tribunale_aula_2Al termine della sua requisitoria il pm di Bologna, Flavio Lazzarini, ha chiesto una condanna a un anno e sei mesi per quattro degli otto imputati a processo per omicidio colposo il decesso di Enzo Celeghin, 48enne residente in provincia di Venezia, morto folgorato il 18 agosto 2004 mentre lavorava in un cantiere della Tav di via Agucchi, alla periferia del capoluogo emiliano.

La pena è stata chiesa per il presidente della ditta Bonciani di Ravenna di cui la vittima era dipendente. Stessa richiesta per un dirigente della Bonciani, il capo cantiere ed il caposquadra. Assoluzione invece, perchè il fatto non sussiste, per altri quattro imputati tra cui un dirigente di Italfer.

Il 18 agosto del 2004 Celeghin stava montando un sostegno dei fili dell’alta tensione su un palo non alimentato, ma troppo vicino alla linea elettrica tanto che è scattato il cosiddetto arco voltaico che l’ha investito con una scossa da 3.000 volt uccidendolo all’istante. Il processo, che si sta svolgendo davanti al giudice monocratico Grazia Nart, è stato rinviato al 16 febbraio prossimo.

















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