Integrare chi viene da fuori, accogliere e non discriminare: sono principi che mi sono cari e che vengono dalla mia formazione Cattolica. Temo però che le vie scelte fino a questo momento non corrispondano a quanto richiedano gli stranieri a noi.
Ci sono molte iniziative in regione che tentano un coinvolgimento dei migranti attraverso consulte elettive: tutte queste iniziative però riescono a attirare alle urne, tranne un paio di eccezioni, a malapena il 20-25% degli aventi diritto, come da cifre in calce a questo comunicato.
Sorge un problema non semplicemente economico di mantenimento di queste strutture, sarebbe limitativo pensare solo a questo, ma di vera e propria utilità e rappresentatività. Se queste consulte hanno voce in alcune scelte, è ovvio che il valore dell’opinione sarà limitato. E se gli stranieri rispondono così in pochi, forse essi stessi ritengono questo organo poco significativo.
Bisognerebbe riflettere se sia opportuno proseguire, oppure se le vie da percorrere per agevolare integrazione e partecipazione, siano altre, ad esempio rivolgendosi direttamente a forme di associazionismo esistenti sul territorio.
(Avv. Gian Paolo Lenzini, Vice coordinatore regionale – PDL)