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Approvato Programma regionale 2009-2011 per la montagna emiliano romagnola

«Un sostegno a chi vive in montagna, in un ambiente difficile ma di ineguagliabile bellezza, e un contributo a sostenere l’intero sviluppo regionale. Un chiaro impegno economico e politico che si rivolge in primo luogo alle tante donne e ai tanti uomini che lavorano in Appennino, che hanno ancora voglia di intraprendere un’attività e che giorno dopo giorno rafforzano il loro legame con un territorio faticoso, impegnativo ma anche straordinario».Lo ha detto l’assessore a Programmazione e sviluppo territoriale, Gian Carlo Muzzarelli, commentando l’approvazione in Assemblea legislativa del Programma regionale per la montagna 2009 – 2011.

«Oggi rispondiamo ai tagli del Governo con concretezza. Il nuovo Programma – ha aggiunto Muzzarelli – pone le basi per raggiungere nuovi traguardi per la sicurezza dei cittadini e del territorio, lo sviluppo economico e sociale, le reti materiali e immateriali, la tutela della distintività e della identità attiva del territorio montano e di chi lo abita, il turismo delle quattro stagioni, dalle opportunità estive a quelle invernali. Nel quinquennio appena trascorso, la Regione ha speso per la montagna una media di 80 milioni di euro all’anno: il nostro obiettivo è di confermare l’impegno e rafforzarlo, tenuto conto che nel 2009 l’impegno regionale ammonta già a 95 milioni di euro».

Inoltre per quanto riguarda la valorizzazione del paesaggio, tutela della biodiversità e delle risorse naturali, produzione di energia da fonti rinnovabili «sono azioni – ha aggiunto l’assessore – fondamentali per la sostenibilità regionale, e richiedono una montagna più forte. Rileviamo quindi con preoccupazione che la montagna è sotto attacco, con lo svuotamento del Fondo nazionale per la montagna (dai 7 milioni di euro del 2005 siamo a zero per il 2010 e per i prossimi anni), con la mancata attivazione del Fondo perequativo e con il demagogico ed antifederalista taglio della qualifica di “Comune montano” a tre quarti dei Comuni dell’Appennino emiliano-romagnolo oggi considerati montani».

«Il Programma – ha concluso Muzzarelli rappresenta la cornice all’interno della quale si collocano gli Accordi che prevedono la realizzazione di progetti nei singoli territori. E’ uno strumento fondamentale per dare seguito al grande impegno della Regione Emilia-Romagna a favore dei territori montani».

















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