Si chiude un anno particolarmente critico per i consumi e il 2009 sarà ricordato dai commercianti che operano nel settore dell’abbigliamento e calzature come uno dei più difficili. La contrazione dei consumi che ha iniziato a farsi sentire significamene già l’anno passato, nel periodo gennaio-dicembre 2009 si è infatti accentuata, segnando un netto calo delle vendite.È comunque presto e serviranno ancora alcuni giorni però, per fare un bilancio definitivo sull’andamento delle vendite natalizie e capire se e quanto abbiano contribuito a risollevare una stagione decisamente fiacca. In ogni caso già si pensa, come seconda chance, ai saldi di fine stagione che quest’anno inizieranno sabato 2 gennaio 2009. Un’opportunità, per gli operatori del settore perché, a parte deboli ed incerti segnali, la crisi proseguirà sicuramente anche con l’anno nuovo accentuando probabilmente il calo dei consumi.
Proprio nella prospettiva dell’appesantimento di una situazione già complicata, Fismo-Confesercenti ritiene sia importante non trascurare una carta importante come i saldi invernali e disporsi nelle condizioni per giocarla al meglio. In vista dei saldi di gennaio l’associazione è pronta rilanciare l’iniziativa Saldo Amico, il codice di comportamento cui i negozianti aderiscono per dare la possibilità ai clienti di fare acquisti in tranquillità, ma non solo. Le imprese di abbigliamento associate a Confesercenti cercheranno nonostante tutto di contenere i prezzi per venire incontro ai consumatori, un’attenzione che per essere messa a punto ha bisogno del necessario e concreto sostegno della amministrazioni locali. Nel periodo in cui i comuni e i diversi enti territoriali avviano le discussioni sui bilanci per il prossimo anno si presenta infatti l’occasione perfetta per chiedere alle amministrazioni di venire incontro allo sforzo che la categoria è disponibile a fare, riducendo le imposte e le varie forme di prelievo fiscale cui è soggetta e agevolando le aziende nel pagamento di quelle che sono le cosiddette spese inevitabili. Grazie a queste condizioni infatti i commercianti potranno essere in grado di mantenere prezzi contenuti, rendendo davvero i saldi una valida opportunità per l’acquisto di quanto è utile ed essenziale.
“La Federazione Italiana Moda, Fismo – Confesercenti si sta preparando ai saldi attraverso le offerte dei singoli operatori e anche Saldo Amico: il codice di comportamento corretto con cui si vuole sottolineare l’impegno degli operatori a sostegno di un rapporto fiduciario con i clienti” ha sottolineato Margherita Venturelli, segretario provinciale Fismo – Confesercenti Modena. Saldo Amico prevede l’adozione di un codice di autoregolamentazione, a garanzia del rapporto di fiducia tra l’esercente e il cliente. Un’iniziativa in altri termini volta a tutelare il consumatore da eventuali comportamenti scorretti in una prospettiva di totale trasparenza e al tempo stesso finalizzata a favorire la riduzione delle rimanenze di fine stagione. Tra le regole indicate anche la sostituzione o riparazione gratuita del bene acquistato in caso di difetto o di rottura, la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto in caso di impossibilità della riparazione.
“In questo clima generale di flessione delle vendite, si profila sempre di più la figura di un consumatore preparato, attento e rigoroso nelle scelte e che certamente valuta con maggiore attenzione le offerte. Per questo pensiamo che il periodo dei saldi potrebbe essere un buon momento per fare acquisti anche da parte di chi ha dovuto, suo malgrado, essere decisamente più parsimonioso rispetto al periodo natalizio appena trascorso”, ha ricordato Margherita Venturelli.
Non solo le realtà locali: Fismo-Confesercenti ha da anni avviato un dibattito con la Regione e lo stesso Governo chiedendo che venga istituita una data unica di inizio dei saldi a livello nazionale, e la regolamentazione delle vendite promozionali. Quello sulla regolamentazione delle vendite promozionali è solo uno dei fronti su cui Fismo è impegnata da tempo, oltre che a richiamare l’attenzione sulla necessità di arrivare ad una forte regolamentazione del mondo degli outlet, una richiesta che si rinnova anche per quanto riguarda le rimanenze di magazzino; un tasto dolente e che richiede una nuova disciplina in grado di valorizzare questa risorsa e non trasformarla in un peso per la categoria.